Ugo Galli: “Patrocinio e sede comunale per un evento con un condannato per violenza sessuale su minore”
ODE ALLA VITA E VIOLENZA SESSUALE CONTINUATA?
Desta vivissime perplessità la decisione, assunta dall’amministrazione, mediante la quale è stata concessa la sede comunale, ai fini della realizzazione di un premio, in programma per domani.
Tale iniziativa potrà fregiarsi, inoltre, del patrocinio rilasciato dal Comune di Manfredonia.
Le ragioni, poste a fondamento dell’oggettivo stupore segnalato, risiedono nella constatazione del fatto che uno degli organizzatori di tale evento ha riportato una condanna, in primo ed in secondo grado,per violenza sessuale continuata, commessa ai danni di un MINORE.
Chiedo, pertanto,a lla cittadinanza se sia ammissibile che la casa di TUTTI possa essere utilizzata da soggetti che si sono resi responsabili di tali delitti, così come accertati dal Tribunale e dalla Corte d’Appello ovvero se la nostra amministrazione possa assentire l’impiego del proprio logo,in merito ad attività, promosse da coloro i quali abbiano posto in essere condotte di tale gravità e ripugnanza sociale.
E’ eticamente accettabile ciò?
Si rivela consono ai principi affermati dalla Chiesa,così attenta alle vicende proprie del dibattito pubblico e politico della nostra Città?
A me pare che questa scelta sollevi più di un legittimo dubbio,che intendo sottoporre all’attenzione della comunità sipontina.
Ugo Galli – Consigliere Comunale di Manfredonia
Avv. Starace smentisce Galli: “Mio cliente mai condannato per violenza sessuale”
Arriva la replica dell’avv. Starace sul comunicato di Ugo Galli in merito all’evento di questa sera dentro il palazzo del Comune.
“L’evento non è organizzato dal mio assistito come appare evidente dalla locandina. Egli non è mai stato condannato per violenza sessuale continuata su un minore ma con riqualificazione come fatto di lieve entità per un unico episodio a carico di persona quasi maggiorenne per cui ha avuto la concessione della pena sospesa e della non menzione. I fatti risalgono al lontano 2016“.
“Il proprio cliente si riserva di esperire azioni giudiziarie a tutela della propria immagine” dice l’avv. Starace a IlSipontino.