Il Comune e la Provincia di Foggia, l’Associazione SOS Impresa e una delle vittime hanno chiesto di costituirsi parte civile in “Decima Azione Bis” il processo che vede imputate 44 persone accusate, a vario titolo, di estorsioni e usura ai danni di imprenditori foggiani, nel corso dell’udienza preliminare che si è svolta questa mattina nell’aula bunker di Bitonto. Nelle scorse udienze avevano fatto la stessa richiesta la Regione Puglia, la Camera di Commercio, Confindustria Puglia e Foggia, la Fondazione antiusura Buon Samaritano, e le associazioni Giovanni Panunzio e Libera. Le indagini dell’operazione Decima Azione Bis hanno permesso di disvelare la capillare e pervasiva pressione estorsiva esercitata dalla mafia sul tessuto economico della città di Foggia: dal mercato settimanale cittadino al settore edilizio, dalle imprese di servizi funebri, alle sale scommesse ed alle aziende attive nel movimento terra, dall’agroalimentare alle corse ippiche. Nell’inchiesta sono 26 le persone indicate come parti offese: alcune delle quali imprenditori noti del capoluogo dauno. Nel corso dell’udienza odierna uno degli avvocato degli imputati ha fatto opposizione alla richiesta di costituzione civile dell’associazione SOS Impresa, mentre il pubblico ministero ha chiesto la sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare per la complessità del procedimento. Numerosi anche gli avvocati che hanno anticipato la richiesta del rito abbreviato per i loro assistiti. Tutto sarà deciso nella prossima udienza che si terrà il 4 novembre.
Processo Decima Azione Bis, Comune di Foggia, Provincia e una vittima chiedono di costituirsi parte civile
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