Mafia nostra: dinamiche mafiose nel territorio di Manfredonia e Gargano

Mafia nostra: dinamiche mafiose nel territorio di Manfredonia e Gargano

Un evento di grande spessore culturale, quello organizzato dal Rotary Club Manfredonia avente per l’appunto come tema quello della mafia locale e le sue dinamiche nel territorio di Manfredonia e Gargano.

Un tema di grande attualità in territorio che da oltre un trentennio è martoriato nella sua immagine di terra dalla straordinaria bellezza dalla presenza di consorterie criminali e mafiose che hanno segnato con il sangue la storia del territorio di capitanata.

È di ieri, infatti, l’ultimo omicidio dalla chiara matrice mafiosa per il quale vi è stato l’intervento di Padre Franco, vescovo di Manfredonia, presente al convegno, con l’esortazione a colui che si sarebbe macchiato di tale efferato delitto di consegnarsi alla giustizia terrena, prima ancora di essere sottoposto al giudizio divino.

Interventi qualificati, con un excursus, sulla storia della mafia di capitanata e della sua ampia diffusione sul territorio, provenienti dall’avvocato Lucio Miranda e da Stefano De Carolis, autore del libro “L’infame legge-Storia della camorra in Puglia”.

Una ventina di minuti sono bastati al dottor Francesco Gianella, procuratore aggiunto della Direzione Distruttuale Antimafia di Bari, per delineare le modalità di creazione, organizzazione e diffusione della mafia nel territorio della provincia di Foggia, con la miccia innescata da Raffaele Cutolo, leader indiscusso della “Nuova camorra organizzata”, il quale nel gennaio del 79′, con un famoso summit presso l’hotel Florio tra Foggia e San Severo, dava origine a quella che inizialmente veniva chiamata “Nuova camorra pugliese”, soppiantata dopo un decennio dalla organizzazione denominata “Società Foggiana” subito evidenziatasi con la famosa “Strage Bacardi” che conferì pieni poteri agli emergenti boss foggiani.

“Madre di tutti i reati è principalmente la sostanza stupefacente”, ha evidenziato nel suo intervento il Procuratore, attraverso lo spaccio della quale, le organizzazioni criminali finanziano le loro attività illecite di ogni natura ed oggi risultano essere ramificate in quasi tutti i settori della economia.

“In conclusione, per sradicare il crimine, occorre essere uniti, cittadini ed associazioni verso un unico obiettivo, quello di combattere la mentalità mafiosa”, questa la sintesi del dottor Giannella. Saluti finali di Lorenzo Mantuano, presidente del Rotary Club Manfredonia, visibilmente soddisfatto per l’esito di un convegno che ha offerto un focus importante su una piaga del nostro territorio, quella appunto delle mafia che la magistratura da anni cerca di debellare.

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