La nota del Manfredonia Calcio sulla Gazzetta del Mezzogiorno: “Non possiamo più permetterci certi atteggiamenti caratteriali di passività e timore”

La nota del Manfredonia Calcio sulla Gazzetta del Mezzogiorno: “Non possiamo più permetterci certi atteggiamenti caratteriali di passività e timore”

In un articolo di Michelangelo Guerra sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il Manfredonia Calcio ha rilasciato una nota sul momento attuale dei sipontini:

“Inutile nascondere l’amarezza per l’aver visto nuovamente sfumare all’ultimo respiro il risultato più favorevole alle nostre impellenti necessità di classifica. Non possiamo più permetterci certi atteggiamenti caratteriali di passività e timore che letteralmente gettano via partite come quella di domenica.

Quella con l’Ugento era una sfida importante per la classifica ed il morale, ma come società guardiamo avanti nella ferma convinzione di avere tutti i requisiti per giocarci la permanenza in questa categoria. Siamo si delusi, ma non ci arrendiamo affatto.

La società (nonostante talune dannose interferenze esterne causate da soggetti che ad inizio stagione si occupavano della squadra) ci crede e ci ha sempre creduto, tenendo sempre la barra dritta negli investimenti e negli impegni per far sì che si lavori nelle migliori condizioni possibili.

Occorre, però, che tutti, nessuno escluso, ci credano altrettanto con massima professionalità ed abnegazione dentro e fuori dal rettangolo di gioco, anche isolando e denunciando i soggetti e le situazioni di interferenza e turbamento.

Ci sono 12 partite tutte da giocare e, siamo certi, che la squadra con consapevolezza ed impegno rispetto alle potenzialità tecniche in essere nel gruppo – evitando anche disattenzioni, paure e cali d’intensità – , saprà farsi valere nel raggiungimento del risultato finale, programmato dalla società con ingenti investimenti (che non rispettano affatto i valori dall’attuale classifica) per far sì che questo progetto sportivo diventi virtuoso e duraturo nel tempo.

Questo gruppo, così come (ri)composto, può e deve tagliare il traguardo finale. Ha tutte le capacità e gli strumenti per poterlo fare. Sarà sicuramente non semplice, ma nulla è impossibile con l’impegno, il sacrifico, lo spirito di appartenenza e la ferma volontà di farcela, onorando la storia e la maglia del Manfredonia e gli sforzi di questa società”.

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