Qualcuno ha pensato al pestaggio di Stefano Cucchi, altri – andando indietro nel tempo – al volo dalla Questura di Milano di Giuseppe Pinelli quasi cinquant’anni fa. Quello che è successo a Hasib Omerovic, 36 anni, potrebbe una vicenda simile alle due più note, oppure no. C’è solamente una cosa – ad oggi – sicura: è in gravissime condizioni in ospedale. Il ragazzo, disabile, sarebbe precipitato dalla finestra di casa in circostanze ancora da chiarire. Il fatto risale allo scorso agosto.
Ieri, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, la madre del giovane ha chiesto verità e giustizia su quello che è successo a suo figlio. La madre aveva già denunciato tutto (con un esposto) alla Procura di Roma il 5 agosto. Il pubblico ministero ora indaga sulla vicenda con l’ipotesi di tentato omicidio contro ignoti.
L’esposto della famiglia racconta di un vero e proprio pestaggio. Il 25 luglio, secondo i racconti, quattro persone si sono introdotte nell’appartamento del ragazzo, una casa in zona Primavalle di Roma. I ragazzi si sarebbero qualificati come agenti di polizia, ma senza nessun mandato di perquisizione o di arresto. In casa, in quel momento, c’era solamente il ragazzo e sua sorella, anche lei disabile.
È proprio lei, oggi, a ricostruire la vicenda. “Una donna con degli uomini vestiti normalmente sono entrati in casa. La donna ha chiuso la serranda della finestra del salone, hanno chiesto i documenti di Hasib e hanno fatto le foto. Poi lo hanno picchiato con il bastone”, la testimonianza della sorella. La donna poi ha continuato: “Hasib è caduto e hanno iniziato a dare pugni e calci. Poi lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”.
Dopo questa perquisizione – si legge nelle carte – il corpo del ragazzo era sull’asfalto della strada, dopo essere precipitato dalla finestra alta otto metri. All’interno dell’appartamento, secondo i familiari della vittima, ci sarebbero macchie di sangue sulle lenzuola e sul manico (spezzato) di una scopa.
In attesa delle indagini del pubblico ministero, il Ministro dell’Interno ha dichiarato. “In relazione all’intervento effettuato a fine luglio in Zona Primavalle dagli agenti del locale distretto di polizia, presso l’abitazione della famiglia Omerovic, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza comunica che il Capo della Polizia Lamberto Giannini segue in prima persona gli accertamenti che la Questura di Roma sta effettuando per far luce su quanto accaduto con la massima trasparenza garantendo una costante collaborazione con la procura della Repubblica”.