Svolta per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore. Indagate 9 persone dopo 12 anni

Una svolta importante potrebbe esserci nel caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il noto sindaco pescatore di Pollica, nel Salernitato. Vassallo è stato il primo cittadino di Pollica per ben quattro volte: dal 1995 al 1999, poi fino al 2004 e dal 2005 al 2010. Proprio nel 2010 venne rieletto per la quarta volta con il 100% dei voti con un’affluenza superiore al 70%. Ambientalista convinto, sostenitore dei progetti per la legalità, Vassallo è stato ucciso il 5 settembre 2010 con 7 proiettili. Qualcuno, mentre il sindaco stava tornando a casa con la sua auto, si è macchiato di un delitto crudele e feroce. Secondo gli inquirenti, che per anni hanno brancolato nel buio fra indagini e depistaggi, il sindaco sarebbe stato ucciso per i suoi no ripetuti ai boss della camorra. Vassallo non voleva piegarsi al potere mafioso criminale e avrebbe voluto svelare i traffici di droga che arrivavano anche a Pollina dal porto turistico di Acciaroli. 

A distanza di dodici anni dall’omicidio, oggi i carabinieri del Ros di Roma e di Salerno hanno iniziato le perquisizioni nei confronti di nove indagati che sarebbero coinvolti, a vario titolo, nell’assassinio del sindaco di Pollica. Tra questi, ci sarebbero anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e l’ex militare Lorenzo Cioffi, già condannato in primo grado per i suoi rapporti con il traffico di droga del Parco Verde di Caivano. Gli inquirenti verificheranno anche la regolarità di alcune indagini condotte senza delega che, nei primi giorni dopo l’omicidio, avrebbero influenzato la prima parte dell’inchiesta, dirottandola su persone in realtà estranee ai fatti. 

Proprio le nuove indagini, ha spiegato il procuratore della Repubblica di Salerno Giuseppe Borrelli,riguardano “lo svolgimento e le reali finalità” di una serie di attività investigative messe in atto subito dopo il delitto, e senza delega da parte della competente procura salernitana, “che ebbero quale effetto quello di indirizzare le investigazioni nei confronti di soggetti risultati poi del tutto estranei all’omicidio”. Per Borrelli, le ultime ipotesi investigative sono “suscettibili di ulteriore verifica nel corso del procedimento, anche alla luce delle complessive acquisizioni probatorie, tuttora coperte da segreto investigativo”.

Il buon governo di Vassallo è ancora ricordato da tanti. Si fece promotore di azioni semplici, ma emblematiche, come la tassa sul verde o sulle cicche di sigaretta, facendo tesoro dell’amore e della ricchezza della natura e del suo mare. A Pollica si occupò della ristrutturazione del centro storico, della raccolta differenziata dei rifiuti e della pulizia del mare e delle spiagge. Fino all’ultimo momento, prima dell’uccisione, era convinto che l’ambiente e la legalità fossero i suoi fari politici. “Rispetto per l’ambiente e legalità. Queste sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità e per una nuova economia”.

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