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Successo per la commedia “Accume stem cumbènete bbélle” della compagnia teatrale Attori per Caso

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Successo per la commedia “Accume stem cumbènete bbélle” della compagnia teatrale Attori per Caso

E’ andata in scena al teatro Lucio Dalla di Manfredona, “Accume stem cumbènete bbélle”, una commedia esilarante in misto vernacolo, realizzata dalla compagnia teatrale “Attori Per Caso”, grazie alla sapiente regia di Ivano Latronica ed Angela Vispo.

Commedia comico grottesca in due atti, dal titolo riadattato rispetto all’originale “Un giallo tutto da ridere”, con un canovaccio riprodotto integralmente rispetto all’originale con qualche piccola sfumatura esilarante in chiave locale.

Si comincia a ridere sin dalle prime battute, grazie alla smorfia del viso, alle movenze fisiche grottesche ed alla esilaranza dei protagonisti principali, quindi, del capofamiglia Mimì Cacace (Ivano), della moglie FiFì (Angela), del fratello di quest’ultima Adolf (Filippo Lupoli).

Una trama ambientata nel secondo dopoguerra, che si svolge all’interno dell’abitazione di Mimì Cacace, nella quale, tra una scena e l’altra, ne succedono di tutti i colori, diventando, la stessa, teatro di sedute spiritiche tra familiari, taluni alle prese, con qualche lieve problema psichiatrico che mandano letteralmente in tilt, il capofamiglia, costretto, a dimenarsi tra la moglie, la cognata Rosaria (Giusy Trigiani) ed il cognato Nicola (Egidio Facciorusso), letteralmente anestetizzato con dosi massicce di ansiolitici, la sonnambula figlia Caterina (Antonietta De Girolamo) e poi, Gennaro Capece (Giuseppe La Macchia), l’ispettrice Adelina Cipolla (Emanuela Tomaiuolo), l’ispettore Matteo Braciola (Gioele Potenza), Salvatore Loiacono (Antonio Lurdo) e la dottoressa Felicetta (Lella Ognissanti).

Quello che la compagnia si è prefissa, come evidenziato all’unisono dal capo comico Ivano Latronica ed il presidente della compagnia teatrale Antonio Lurdo e dalla figlia Paola è quello di far ridere e divertire il pubblico riportandolo a teatro dopo la lunga assenza dallo stesso per le note vicende legati al periodo pandemico. Obiettivo ampiamente riuscito con la sintesi finale costituita da lunghi applausi e tanta spensieratezza.

di Antonio Castriotta

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