Su Gaza il Vescovo Moscone è stato profetico

SU GAZA IL VESCOVO MOSCONE E’ STATO PROFETICO
Di Michele Illiceto
Il vescovo mons. Moscone è stato profetico e ha aperto un varco, quando, alcune settimane fa, in due suoi interventi, ha denunciato quanto sta accadendo a Gaza. Allora è stato anche pesantemente accusato di antisemitismo dall’ambasciatore israeliano. Ora il card. Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, al tg di TV2000 dell’11 aprile, si è espresso a riguardo, prendendo una netta posizione contro Netanyauh, e lo ha fatto riprendendo quanto detto dal nostro arcivescovo che per primo ha avuto il coraggio di uscire allo scoperto.
In quella circostanza Mons. Moscone sottolineò che un popolo che ha subito la Shoah si presume avesse capito che il sangue chiama sangue e che la violenza non porta mai la pace e che da loro potesse venire una risposta di civiltà, di umanità e non solo armata. Come è stato sottolineato da qualche commentatore su fcb “Il colpevole principale è Netanyauh speculare ai terroristi di Hamas. Così non troveranno mai la soluzione. L’antisemitismo è una piaga vergognosa della storia umana ma certo quanto accade non aiuta. Occorre che i giovani israeliani e palestinesi si ribellino ai loro padri”. Io stesso, in un articolo ho distinto tra antisemitismo e antisionismo.
Il card. Pizzaballa, dal canto suo, ha dichiarato a TG2000: “A Gaza è una situazione drammatica, catastrofica, vergognosa, dobbiamo dirlo, dove la dignità delle persone, di quei 2,3 milioni di persone, non è tenuta in minima considerazione. Non possiamo pensare che siano tutti collusi col terrorismo e con il crimine. È molto difficile prevedere cosa accadrà a Gaza. Vediamo cosa sta accadendo ora. C’è molto non detto perché pochi sono presenti nel territorio e quindi sanno esattamente cosa sta accadendo. Dopo la Pasqua, non ci faremo il solito scambio di auguri pasquali uno ad uno ma andremo tutti insieme senza protocolli, senza status quo al Santo Sepolcro e reciteremo insieme il credo di Nicea, insieme alla nostra gente”.