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Storie di fantasmi a Manfredonia

Si avvicina Halloween ed a Manfredonia ci sono storie di vicissitudine paranormali raccontate sulle nostre pagine nel corso degli anni.

Ma partiamo dall’ultima.

MANFREDONIA, A CACCIA DI FANTASMI A VILLA ROSA

Un articolo di Maria Teresa Valente, qualche anno fa, raccontava della visita del Gruppo Internazionale Paranormale Speciale Investigatori a Villa Rosa.

“C’era tanto caldo fuori ed io, invece, avevo i brividi di freddo e la sensazione di qualcuno vicino a me” disse Deva Aslesha, presidente del gruppo dei GhostHunters.

“Villa Rosa è nata come posto romantico e poi è diventata un posto di sofferenza e dolore. Tuttora si può sentire la sofferenza di quel posto e di quelle persone”

E non mancano i particolari ‘catturati’ grazie ad un registratore e ad una telecamera, insieme al marito Jason Shaw, come Deva investigatore del paranormale.

“Abbiamo captato la voce di Vincenzo, ma anche tante altre entità che si aggirano in quel sito. Le presenze maggiori le abbiamo rilevate dove ci sono le panche. Lì si percepisce grande energia”. “I nostri strumenti hanno evidenziato presenze che si spostavano da una stanza all’altra, forse curiosi o spaventati, ed hanno risposto ad alcune domande”.

NEL COMUNE NEL 2013 ARRIVARONO I GHOSTHUNTER

Dopo alcune segnalazioni nel settembre del 2013 nel Comune di Manfredonia arrivò una squadra a caccia di fantasmi.

Dagli uffici comunali erano stati segnalati loro episodi anomali come porte che si aprivano e chiudevano improvvisamente, rumori notturni, quadri che cadevano al suolo senza motivo apparente e la presenza dello spirito di un monaco che attinge nottetempo l’acqua dal pozzo del chiostro.

STORIA HORROR DI CLAUDIO CASTRIOTTA

Una storia horror la racconta anche Claudio Castriotta: “I fatti avvennero quattro anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, prima del 1950. Successe che, dalle mura di un appartamento (in zona centrale), spesso si sentivano rumori tremendi, lamenti strazianti come se qualcuno venisse torturato; poi ancora catene contro un muro e rumori”.

“Una notte sentirono un profumo intenso e videro comparire lentamente un’immagine di un signore con una camicia semiaperta e di colore di pelle un po’ scura, legato ai polsi con delle catene conficcate nelle mura, con le braccia appese, la testa ciondolante e la bava alla bocca. Emetteva qualche parola in lingua straniera ma all’istante si ritirò”.

Il parroco, dopo aver detto una messa in suffragio dell’anima dannata, si avviò insieme ai proprietari dell’appartamento per benedire tutte le stanze e ogni pezzo di muro della casa. Il sacerdote stette lì delle ore a pregare, e pare che dopo alcuni giorni quello strano fenomeno sparì, risollevando lo spirito di quel poveraccio morto prigioniero nel periodo di guerra“.

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Redazione

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