Stefano De Martino torna acclamato su Canale 5? A quanto sembra Il conduttore di Affari Tuoi, grazie a Maria De Filippi, riapparirà a C’è Posta per Te. La Rai emittente nazionale gli ha affidato la conduzione del programma che sta aumentando a dismisura i fan. Il ballerino padre di Santiago e di Belen Rodriguez, con cui è stato fidanzato e quindi marito ha rilasciato un’intervista per Vanity Fair, che uscirà fino al 30 dicembre 2024.
Stefano De Martino e il numero 1 di Vanity Fair, in edicola fino al 30 dicembre 2024
Stefano De Martino rivela a Vanity Fair: “Quando faccio qualcosa mi metto davanti agli altri, mi prendo la responsabilità. E se sbaglio, voglio sbagliare perché faccio a modo mio“. A volte sicuro, in altri momenti abbassa la testa, sorridendo e si dice pieno di dubbi.
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Il 2024 è stato un anno magico, è la nuova scommessa di Rai 1, alla conduzione di Affari tuoi, ha raggiunto punte di addirittura 6 milioni di spettatori. Garbato, riflette prima di esprimersi e, interrompe la suoneria del suo cellulare, scusandosi: “Avrei spento, ma lo tengo acceso solo per Santiago, potrebbe chiamare“. Se non è Santiago, suo figlio, mette giù.
Stefano De Martino ha 35 anni. A 18 è entrato nel mondo dello spettacolo
“Farmi prendere dall’entusiasmo. Adesso lo riesco a canalizzare, non è più qualcosa di destabilizzante“. Si critica agli inizi della sua carriera. E’ nato a Torre Annunziata, a 10 anni ha iniziato a danzare. Egli continua:
“Una favola, un passato da piccolo fiammiferaio, lo so… In realtà ero un bambino come gli altri, e avevo iniziato a giocare a pallone, terzino sinistro“.
“Lo avevo fatto solo per integrarmi, ero negato, non mi passavano la palla e quella scelta mi emarginava ancora di più. Volevo fare qualcosa in cui sentirmi bravo, e mi sono avvicinato alla danza. Il fatto che mio padre avesse danzato al Teatro San Carlo, e che io avessi assorbito senza saperlo il lessico e un certo tipo di
approccio a quel tipo di lavoro, mi dava la sicurezza che bastava».
Stefano De Martino «Sono un ragazzo fortunato e lo riconosco“
“Ero al liceo artistico con indirizzo fotografico e grafico, sono arrivato in fondo in modo rocambolesco. Al quarto anno avevo vinto una borsa di studio in America per studiare danza fuori dall’Italia e avevo accumulato troppe assenze: rischiavo la bocciatura. Allora mi sono ritirato, poi sono tornato per preparare l’esame di maturità da privatista, il programma di quarta e di quinta insieme“.
Promosso, con il minimo dei voti. Lo ha raccontato a Santiago, che ha iniziato le medie?
“No, lo scopre ora. Adesso mi ritrovo anche ad aiutarlo con i compiti. È più bravo di me, ma un po’ mi assomiglia, fa l’indispensabile“.