Sport e inclusione: il Manfredonia Calcio a fianco del calcio paralimpico
Un’importante iniziativa di sport e inclusione si è svolta presso il Campo Sportivo Comunale Antonio Antonucci di Bitetto, confermando l’impegno della FIGC nel promuovere il calcio paralimpico. L’evento si inserisce nel progetto della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, istituita nel 2019 grazie a una delibera del Consiglio Federale e a un protocollo d’intesa tra il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
L’obiettivo è chiaro: garantire la massima diffusione della pratica calcistica tra le persone con disabilità su tutto il territorio nazionale. Il progetto prevede campionati regionali di calcio a 7, con oltre 100 club e circa 140 squadre partecipanti, molte delle quali affiliate a società professionistiche e dilettantistiche. Tra queste, anche il Manfredonia Calcio 1932 ha aderito, rappresentando la provincia pugliese in questo innovativo campionato.
Il professor Vincenzo Di Staso, grande tifoso del Manfredonia e Garante dei diritti delle persone con disabilità del Comune, ha sottolineato come l’organizzazione ricalchi quella del calcio professionistico, con tesseramenti, trasferimenti e gestione operativa direttamente sul sito della FIGC. Recentemente, il patron del Manfredonia, Gianni Rotice, ha affidato a Di Staso il ruolo di Responsabile delle attività sociali per l’inclusione, una figura inserita nell’organigramma societario come esperto di sport sociale e inclusione. Questa scelta è stata fortemente voluta dalla società, che ha deciso di investire in un progetto di valore non solo sportivo, ma anche sociale.
Grazie a questa iniziativa, una squadra formata da atleti dell’associazione “Delfino” di Manfredonia partecipa al campionato sotto il nome di “Delfino-Manfredonia Calcio 1932”, indossando la maglia ufficiale del club. Quest’anno, grazie all’impegno della società Manfredonia Calcio, la squadra Delfino sta nuovamente prendendo parte a questa competizione, che rappresenta un’eccellenza sia a livello regionale che nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità.
“È importante per questi ragazzi sentirsi protagonisti di un campionato competitivo a tutti gli effetti”, ha dichiarato Di Staso. La competizione prevede una prima fase regionale, con la vincitrice che accede alla fase nazionale per contendersi il titolo di campione d’Italia.
Anche Libera Scirpoli ha espresso soddisfazione per questo percorso, che vede coinvolta Giusy Salvemini, moglie del tecnico Franco Cinque. “Il ruolo di Di Staso è fondamentale per portare avanti il progetto sociale del Manfredonia Calcio – ha commentato – e garantire maggiore attenzione alle tematiche delle fragilità e dell’inclusione.”
(Fonte: articolo tratto da l’Attacco, a firma di Pino Autunno.)
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