Sospesi deputati leghisti Murelli e Dara, hanno preso il bonus. Audizione Tridico alla Camera


Dara alla Gazzetta di Mantova: “Incassati soldi ma per l’azienda”. Il presidente Inps sarà audito venerdì alla 12 in commissione Lavoro che sarà la “sede per conoscere i nomi”. Ma ora il Garante chiede all’Inps: come e perchè sono nati i controlli sui politici?
La Lega ha sospeso i deputati Murelli e Dara perchè sono tra quelli che hanno incassato i bonus.
Prosegue intanto il dibattito parlamentare: la sede in cui verrà affrontato il caso dei deputati che hanno richiesto il bonus di 600 euro destinato alle Partite Iva per l’emergenza Covid sarà il Parlamento, durante l’audizione, in commissione Lavoro della Camera, del presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
In quella sede sarà dunque possibile per i deputati fare tutte le domande che ritengono al presidente Tridico sull’erogazione dei bonus, e dunque anche eventualmente sui nomi dei parlamentari beneficiari.
L’audizione si svolgerà venerdì prossimo alle 12 in videoconferenza.
Lega, sospesi Murelli e Dara
“Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni, si conferma il provvedimento della sospensione per i deputati Elena Murelli e Andrea Dara”. Lo rende noto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. Entrambi i deputati hanno percepito il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita IVA. “Pur non avendo violato alcuna legge – dice Molinari – è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione. E’ comunque incredibile che i vertici dell’Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro Paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell’Inps sarebbe stato licenziato”.
Dara alla Gazzetta di Mantova: “Incassati soldi ma per l’azienda”. Il presidente Inps sarà audito venerdì alla 12 in commissione Lavoro che sarà la “sede per conoscere i nomi”. Ma ora il Garante chiede all’Inps: come e perchè sono nati i controlli sui politici?
Dara alla Gazzetta di Mantova: “Incassati soldi ma per l’azienda”. Il presidente Inps sarà audito venerdì alla 12 in commissione Lavoro che sarà la “sede per conoscere i nomi”. Ma ora il Garante chiede all’Inps: come e perchè sono nati i controlli sui politici?
La Lega ha sospeso i deputati Murelli e Dara perchè sono tra quelli che hanno incassato i bonus.
Prosegue intanto il dibattito parlamentare: la sede in cui verrà affrontato il caso dei deputati che hanno richiesto il bonus di 600 euro destinato alle Partite Iva per l’emergenza Covid sarà il Parlamento, durante l’audizione, in commissione Lavoro della Camera, del presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
In quella sede sarà dunque possibile per i deputati fare tutte le domande che ritengono al presidente Tridico sull’erogazione dei bonus, e dunque anche eventualmente sui nomi dei parlamentari beneficiari.

L’audizione si svolgerà venerdì prossimo alle 12 in videoconferenza.
Lega, sospesi Murelli e Dara
“Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni, si conferma il provvedimento della sospensione per i deputati Elena Murelli e Andrea Dara”. Lo rende noto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. Entrambi i deputati hanno percepito il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita Iva.

“Pur non avendo violato alcuna legge – dice Molinari – è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione. E’ comunque incredibile che i vertici dell’Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro Paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell’Inps sarebbe stato licenziato”.

Dara: “Ho incassato i 600 euro, ma per l’azienda”
Il deputato Dara vicesindaco di Castiglione delle Stiviere rompe il silenzio con la Gazzetta di Mantova.“Non ho richiesto nulla personalmente. Ho sostenuto di tasca mia i lavoratori e i fornitori della mia azienda. Ho passato questi ultimi giorni, nei quali il mio nome è stato ripetutamente fatto in merito alla vicenda “bonus”, a ricostruire nel dettaglio quanto è accaduto, partendo dal dato di fatto che mai ho chiesto personalmente nulla all’Inps o a chicchessia.
“Sono socio – ha raccontato alla Gazzetta di Mantova – con mia madre, in una Società in Nome Collettivo (SnC), con cui operiamo conto terzi nel settore tessile ed in cui mi occupo della sola parte commerciale.Sono intestatario di due conti correnti, uno su cui mi viene accreditato l’emolumento da parlamentare (dal mio Comune non ricevo nulla per il mio ruolo di vicesindaco) ed uno dedicato all’accredito di alcuni affitti derivanti dall’eredità lasciatami da mio padre, quest’ultimo viene gestito e controllato direttamente da mia madre e dal nostro studio fiscale”.
“Considerato il periodo di sospensione obbligatoria dell’attività – ha aggiunto – causa emergenza Covid19, la società necessita di ulteriore liquidità. Su proposta dello studio fiscale avallata dalla mia socia, viene richiesto, come previsto dalla legge, il bonus ‘partite Iva’ attraverso i pin nominali dei soci”.
Il Garante chiede all’Inps: come sono nati i controlli?
Intanto il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari del bonus Covid per le partite Iva e alle notizie diffuse al riguardo. Giusto ieri il Garante della Privacy aveva autorizzato la pubblicazione dei nomi.
Ma ora vuole capire come sono nati questi controlli, sapere come gli uffici Inps abbiano utilizzato quelle informazioni, perchè abbiano compiuto un raffronto con i politici (parlamentari e consiglieri regionali) e con quali criteri di trasparenza e di tutela della privacy siano stati trattati.
La Camera sta valutando come richiedere i nomi
Sembra sbloccarsi quindi il tira e molla sulla diffusione dei nominativi dei deputati-furbetti, uno scandalo rivelato da Repubblica sull’edizione di domenica. La Camera sta valutando le strade giuridiche per inoltrare la richiesta all’Inps. Una via potrebbe essere quella dell’audizione. Tridico dovrebbe essere sentito infatti nei prossimi giorni dalla Commissione Lavoro di Montecitorio.
Intanto la Lega ha deciso di non ricandidare i suoi esponenti che hanno preso il bonus. “Io ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato”, ha spiegato il segretario della Lega Matteo Salvini commenta ad Agorà Estate il caso dell’assegnazione del bonus per le partite Iva a parlamentari e consiglieri”. “Tridico si deve dimettere? Io non faccio processi a nessuno e guardo a casa mia dove sono inflessibile. Domanderemo però al presidente dell’ Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari”, ha aggiunto Salvini.
Sarebbero oltre 240 le dichiarazioni dei parlamentari M5S fino ad ora pervenute al Movimento per rinunciare alla privacy e consentire all’Inps di fare i nomi dei percettori e richiedenti il bonus Iva. E’ quanto si apprende in ambienti del Movimento 5 Stelle. Altre ne stanno continuando ad arrivare mentre, contestualmente, si aggiungono le dichiarazioni di chi dichiara di non possedere una partita Iva.