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Santa Maria Cilento e Manfredonia si dividono la posta: termina 0-0

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Santa Maria Cilento e Manfredonia si dividono la posta: termina 0-0

Che non fosse una partita semplice lo si sapeva e questo più volte, durante la settimana pre gara, Mr Cinque, durante gli allenamenti lo aveva fatto intendere, pretendendo, calma e concentrazione.

Era immaginabile che Mr Esposito avrebbe impostato una gara accorta, identica a quella di Mr Cinque, con i due che si sono imitati anche nel modulo tattico: 3-5-2 per entrambi. Gara, nel complesso, equilibrata e priva di emozioni, con il Cilento che si rende pericoloso nella prima frazione solo al 4′ con Nunziante che penetra in area dal vertice destro dell’area di rigore ed impegna Paduano.

Manovra lenta per entrambe, da sbadiglio, con l’unico spunto per il Manfredonia per Hernaiz che al 43’prova il tiro respinto da Spina. Ciò che ha reso vivo il primo tempo? I continui siparietti di Konate con il Direttore di gara, le cui decisioni, corrette, non erano evidentemente condivise del centrale difensivo ospite, con l’arbitro a redarguirlo più volte ed infine, la notifica del giallo.


Saggia la decisione di Mr Cinque di lasciarlo nello spogliatoi, diversamente ci avrebbe pensato l’arbitro, con due cambi alla ripresa:Cicerelli per Konate e Bamba per Babaj. Al 6′ il colpo di testa di Fissore in area di rigore spedisce la sfera sulla traversa.

Al 15′ punizione insidiosa di Catalano con Paduano attento che respinge in angolo. Prova a stimolare la manovra offensiva Mr Cinque, richiamando Hernaiz per Orlando. Al 30′ entra Gaeta (autore del goal su rigore all’andata), si lascia cadere in area ma l’arbitro non abbocca.

Ultime azioni: al 34′ percussione di Nunziante con bolide da 20 metri, poco alto sulla traversa. Al 36′ è Amabile che prova il tiro a rete, respinto dall’attento Spina. Pareggio a consuntivo giusto, con il Manfredonia accorto ma poco ispirato in avanti, dove si è sentita innegabilmente la mancanza di Giacobbe, cervello e metronomo del centrocampo, oltre che leader della zona nevralgica. Del pari, dicasi per Balba che ormai è un punto fermo del reparto offensivo.


Quando non si può vincere non si deve perdere e su questo assioma che va costruita la salvezza. Ora testa al Gallipoli, oggi, in grande spolvero contro il Nardò, battuto con un secco 2 a 0.


La speranza, questa volta, è che lo stadio Miramare sia, definitivamente, aperto ai tifosi.

Antonio Castriotta

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