San Giovanni Rotondo: «Una Piazza per la Pace» per dire NO al Piano di Riarmo Europeo
Il Segretario Cappucci «Non possiamo accettare che la spesa pubblica
venga sacrificata sull’altare delle armi»
Sabato 15 marzo: il Circolo “L. Pinto” del Partito della Rifondazione Comunista di San Giovanni Rotondo, insieme alle associazioni Spartaco 25 e Italia-Cuba, ha dato vita a un presidio intitolato «Una Piazza per la Pace», in Piazza San Giovanni Bosco. L’importante iniziativa è stata organizzata per manifestare il dissenso popolare e dire NO al piano di riarmo europeo «Rearm Europe», promosso dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen.
La mobilitazione locale ha fatto eco alla manifestazione di Piazza Barberini a Roma, alla quale il Partito della Rifondazione Comunista ha aderito convintamente, ribadendo la necessità di una Europa che investa nella pace e nella giustizia sociale, e non nella corsa agli armamenti.
«Oggi assistiamo alla normalizzazione di parole come: riarmo, militarizzazione, invio di soldati, leva militare. Ma c’era un tempo in cui l’Europa, uscita dagli orrori della guerra, si era promessa di dire: mai più» – dichiara il Segretario del Circolo “L. Pinto” Roberto Cappucci. – «Oltre 800 miliardi destinati alla cosiddetta “difesa”, mentre per la sanità, la scuola, il lavoro e la lotta alla precarietà non ci sono mai risorse. Non possiamo accettare che la spesa pubblica venga sacrificata sull’altare delle armi: la vera sicurezza nasce dalla dignità della vita delle persone, dalla giustizia sociale» conclude.
«Non possiamo accettare – hanno ribadito gli organizzatori – che la risposta alla violenza sia altra violenza. Se la sicurezza è davvero il fine, allora va perseguita con il dialogo, la diplomazia e il rispetto dei diritti. La pace non è un’utopia, ma una scelta concreta che dipende dalla volontà politica e dall’impegno collettivo».
Circolo “L. Pinto” del Partito della Rifondazione Comunista