Spettacolo Italia

Rocco Casalino fa pesanti dichiarazioni su suo padre

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Rocco Casalino, ex portavoce del governo di Giuseppe Conte e figura nota nel panorama politico italiano, ha recentemente condiviso aspetti profondamente personali della sua vita durante l’intervista a “A Casa di Maria Latella” su Raitre. Oltre a parlare del suo lavoro nel campo della comunicazione politica, Casalino ha aperto una finestra sul suo passato difficile, rivelando di aver vissuto un’infanzia segnata dalla violenza familiare e dall’emigrazione.

Le parole di Rocco Casalino da Maria Latella

Casalino ha raccontato di essere cresciuto in Germania, dove i suoi genitori pugliesi avevano deciso di trasferirsi. Ricorda con nostalgia e dolore il rapporto complicato con il padre, descritto come violento e privo di affetto. Ha condiviso che, spesso, in casa si era testimoni di violenze e incomprensioni, e questo ha lasciato in lui una paura costante di non riuscire a essere un buon padre in futuro. La sua testimonianza si fa ancora più forte quando parla di un episodio toccante: il momento in cui, vedendo il padre malato e in fin di vita, ha pensato “Muori”. Un pensiero che lui stesso definisce come “la giusta ricompensa per il male che aveva fatto” spiegando che, in quel momento di rabbia e dolore, aveva espresso una forma di vendetta emotiva, un riequilibrio del male subito.

Casalino ha inoltre espresso il suo pensiero sulla violenza che si perpetua all’interno delle famiglie. Sostiene che spesso questa forma di violenza, specialmente contro i figli, viene troppo sottovalutata o rappresentata in modo inadeguato nel cinema e nei media. Per lui, la vera violenza può essere estrema e debilitante, molto più di uno schiaffo, e ha detto di poter comprendere la rabbia di quei giovani che, crescendo in ambienti violenti, reagiscono in modo aggressivo.

In un altro passaggio, Casalino ha parlato della sua vita sentimentale, confidando di essere fidanzato con un uomo cubano e di avere un buon rapporto con la suocera. Tuttavia, ha anche sottolineato che il matrimonio non è tra i suoi progetti, soprattutto perché, da lui, la religione e i valori personali vedono il matrimonio come importante solo in presenza di figli. La sua posizione sulla genitorialità è ambivalente: da un lato desidera avere figli, dall’altro nutre paura riguardo alle sfide pratiche e alle responsabilità che comporterebbe.

La storia di Casalino si configura così come un esempio di come il passato, anche se doloroso, possa influenzare le scelte e le riflessioni personali. La sua testimonianza mette in luce il dramma invisibile delle violenze domestiche e invita a una riflessione più profonda sul rispetto e sulla protezione delle vittime nelle famiglie.

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