Spettacolo Italia

Questa sera su Rai3 il documentario “Caterina Caselli – Una vita, cento vite”, firmato dal regista Renato De Maria

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Andrà in onda questa sera, a partire dalle ore 21.20 su Rai3, il documentario “Caterina Caselli – Una vita, cento vite”, firmato dal regista Renato De Maria. Il mitico “casco biondo”, che ha firmato con la sua voce e la sua personalità alcuni dei successi più identificativi della storia musicale italiana, si è raccontata al regista bolognese in un dialogo serrato, tratteggiando una vita spesa per la musica, avanti e dietro le quinte. 

Il successo più ricordato della Caselli, che ha rappresentato anche la sua identità e la sua cifra stilistica, è “Nessuno mi può giudicare”, pubblicato nel 1966. Inizialmente destinata ad Adriano Celentano, che poi non la scelse, il brano della Caselli ha rappresentato prima un simbolo di affermazione ed emancipazione femminista e poi, dal 2000, una bandiera per i diritti LGBT. Il singolo, infatti, che ribadisce che “ognuno ha il diritto di vivere come può”, diventò la sigla del Gay Pride mondiale a Roma. 

Accanto ai suoi grandi successi musicali, che raccontano molto della beat generation, Caterina Caselli è un personaggio che nella sua vita non ha semplicemente interpretato canzoni, ma da tempo ha cominciato a produrle e a curare giovani artisti con la sua Sugar. Il doc, che attraversa mezzo secolo, intreccia storia personale e professionale, soffermandosi sul 1970, anno di svolta nella vita della Caselli: lascia il microfono per la produzione. Diventa così una produttrice musicale raffinata e colta a cui si deve la scoperta di alcuni dei maggiori artisti dell’attuale scena musicale popolare italiana: da Andrea Bocelli agli Avion Travel, da Elisa ai Negramaro, passando per Malika Ayane, Giovanni Caccamo e Raphael Gualazzi. Il suo tratto distintivo è stato quello di internazionalizzare la musica italiana, facendola diventare più commercializzabile all’estero. 

Il documentario racconta questa duplice passione di Caselli: cantante e produttrice, elemento di rottura e memoria storica della grande tradizione italiana. A raccontarla, oltre a Bocelli, Elisa e il Maestro Morricone, ci saranno Francesco Guccini, Paolo Conte, Stefano Senardi e Filippo Sugar. Il regista De Maria, che ha cucito un ritratto fedele e curioso, si è detto molto fortunato, perché la Caselli “si è concessa in maniera coraggiosa, profonda. Ha come svelato delle cose che aveva dentro di se e che aveva evidentemente voglia di comunicare. E io sono stato strumento di questo guardarsi dentro”.

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