“Quando la Processione era un rito davvero forte di fiori e rose”
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Manfredonia LA “Processione” – aveva una forza che smuoveva l’anima … il giorno che arrivava il 31 di agosto ,dal primo sparo di cannone alle 7 del mattino dal Molo di Levante – il suo rumore alzava la gioia inebriante della città che ancora dormiva – la gioia del cuore sollevava la mente. Il nostro paese si inebriava di fede tra le persone . Io ho visto piangere tanta gente ,con grandi candele avvolti dalla cera – che colava sulle mattonelle di Corso Roma …Quando la Processione faceva ritorno in Piazza Duomo, in faccia a “Papa Giovanni”… le anziane pregavano di suppliche impressionanti da farmi singhiozzare. In ginocchio per terra… al rientro del quadro della ‘Madonna di Siponto’ – che illuminava la Piazza di una luce splendente. Mentre la sera si stampava tra la folla – che pregava in silenzio in un odore persistente nell’aria marina ,fatta di sale di lacrime e promesse.Questa storia vivrà per sempre in me, questa altissima luce – grande fede dalle forti origine fatta di polvere. L’immagine Santa , con i suoi grandi occhi ,mi fece alla fine arrivare una pace fuori dal comune nei miei , quando nel buio – il mio cuore si sollevò in segno di liberazione.
Mentre il profumo delle rose investiva le folle sudate.
Articolo di Claudio Castriotta ❤️