Puglia: raccolta differenziata stabile, molte sfide restano aperte

Puglia: raccolta differenziata stabile, molte sfide restano aperte
59% di differenziata in Regione nel 2023, in leggerissima crescita rispetto all’anno precedente. Conferimenti a CONAI in aumento: una quantità di rifiuti che coprirebbe più di quattro volte la tratta autostradale Bari-Parigi. Dal Consorzio quasi 48 milioni di euro ai Comuni pugliesi. Il vicedirettore CONAI Fabio Costarella: «I numeri devono crescere, restano forti le differenze con molte aree del Nord. Da diversi anni supportiamo la città di Bari nell’implementazione della Raccolta Differenziata e dal 2022 stiamo sviluppando un progetto di raccolte selettive, unico nel suo genere in Italia»
Bari, marzo 2025 – Nel 2023, secondo l’ultimo rapporto Ispra, la Puglia sfiora il 59% di raccolta differenziata, con un balzo in avanti minimo rispetto al 58,5% dell’anno precedente.
Nel 2023 aumentano invece i contributi che CONAI ha trasferito ai Comuni della Regione per coprire parte dei costi della raccolta differenziata degli imballaggi, come previsto dall’Accordo ANCI-CONAI vigente: circa 47 milioni e 700.000 euro, in crescita rispetto agli oltre 44 milioni e mezzo del 2022.
Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance sostenibili delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi.
«I risultati regionali crescono ma molto lentamente» commenta Fabio Costarella, vicedirettore generale CONAI. «E il divario che separa la Regione dai risultati dell’Emilia-Romagna o del Veneto è ancora ampio. La Puglia resta nella parte bassa della classifica per percentuali di raccolta differenziata, fra le Regioni Italiane, nonostante il trend di leggero miglioramento registrato negli ultimi anni. Il divario infrastrutturale è quello più evidente soprattutto al Centro-Sud».
Il totale dei rifiuti di imballaggio sottratti alla discarica e conferiti a CONAI dai Comuni pugliesi, nel 2023, è di 314.386 tonnellate, per un pro-capite di 82,4 chilogrammi. Una quantità che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per più di quattro volte la tratta autostradale Bari-Parigi[1].
Numeri in crescita rispetto alle 312.616 tonnellate conferite nel 2022 al Consorzio Nazionale Imballaggi.
«L’aumento dei rifiuti di imballaggio conferiti al sistema CONAI e quello dei corrispettivi versati ai Comuni italiani restano un segnale positivo» spiega Fabio Costarella. «Soprattutto il secondo dato è probabilmente un sintomo del fatto che anche la qualità delle raccolte differenziate è migliorata, non solo la loro quantità. Bisogna impegnare sempre importanti risorse per continuare a sensibilizzare i cittadini verso una corretta raccolta differenziata. È proprio lì che ha inizio il ciclo virtuoso nella gestione dei rifiuti».
Guardando agli ultimi dati Ispra, la provincia più virtuosa rimane quella di Barletta-Andria-Trani, che differenzia quasi il 66,5% dei suoi rifiuti. Dalla provincia arriva a CONAI un pro-capite di oltre 64 chilogrammi di imballaggi a fine vita, in aumento rispetto ai 55 del 2022.
Segue Lecce, la cui percentuale di raccolta differenziata totale sfiora il 64%. Alti i conferimenti a CONAI, segno che più Comuni della provincia hanno sottoscritto accordi con il sistema consortile tramite lo strumento dell’Accordo nazionale con ANCI: oltre 99 chilogrammi di imballaggi per cittadino.
Medaglia di bronzo nella differenziata alla provincia di Bari: la sua raccolta differenziata complessiva arriva quasi al 63,6%. Il pro-capite di rifiuti di imballaggio che arriva a CONAI dai cittadini della provincia è di quasi 93 chilogrammi. n