Processo Decima Azione: 60 anni di carcere a tre presunti esponenti della Società
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Tre condanne e una assoluzione.
E’ l’esito del processo di primo grado Decima Azione che si è svolto al tribunale di Foggia e che vedeva imputati quattro presunti esponenti della criminalità organizzata di Foggia, la cosiddetta Società.
Altri imputati avevano scelto il rito abbreviato conclusosi un anno fa.
Giuseppe Albanese è stato condannato a 18 anni e due mesi di reclusione, 21 anni e due mesi la sentenza per Giuseppe Spiritoso e 21 anni di carcere per Fabio Tizzano. Assoluzione per Lorenzo Spiritoso. Gli imputati sono ritenuti appartenere al clan Moretti-Pellegrino-Lanza, che fa capo a Rocco Moretti, boss storico della “Società Foggiana”, detenuto al 41bis nel carcere di L’Aquila. Gli imputati erano stati arrestati nel novembre del 2018 in una operazione di polizia e carabinieri e accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni e tentato omicidio.
Nel blitz furono arrestati elementi di primo piano dei clan Sinesi-Francavilla e Moretti-Pellegrino-Lanza. Un’operazione che fotografò tutta una serie di intimidazioni ed estorsioni a commercianti e imprenditori foggiani. Gli investigatori evidenziarono che uno dei settori di maggiore interesse era rappresentato dalle estorsioni, realizzate a tappeto nei confronti di tutti gli operatori economici operanti nella città di Foggia: dalle agenzie funebri ai gestori di slot machine, passando per gli esercizi commerciali e gli imprenditori edili. Registrato anche il tentativo di condizionamento della società calcistica del Foggia, all’epoca militante nel campionato di Lega Pro.