Perché una ragazza italo-tunisina non dovrebbe rappresentare la sua città?
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Perché una ragazza italo-tunisina non dovrebbe rappresentare la sua città?
Sin da piccola la mia famiglia mi ha insegnato quanto il Carnevale sia importante per la nostra città. Il Carnevale è una festa di colori, tradizione e inclusione. Eppure, di fronte all’elezione di una giovane reginetta a Manfredonia, vediamo commenti carichi di pregiudizio e cattiveria.
Perché una ragazza italo-tunisina non dovrebbe rappresentare la sua città? Perché mai dovremmo definire l’essere italiano con criteri così ristretti? L’Italia è fatta di storie, radici e contaminazioni, ed è proprio questa ricchezza a renderla straordinaria.
Manfredonia ne è un esempio: città di mare, da sempre crocevia di culture, ha tratto enormi benefici dell’influenza delle popolazioni che l’hanno attraversata. È proprio l’incontro tra identità diverse ad aver contribuito alla sua bellezza.
La bellezza non ha confini, così come l’identità non si misura con un certificato di nascita. Invece di fermarci alle etichette, impariamo ad abbracciare la diversità come un valore, non come una minaccia.
Chiunque meriti un titolo deve essere giudicato per il suo valore, non per la sua origine. E chi usa il Carnevale per seminare odio forse ha dimenticato che questa festa esiste per abbattere maschere, non per crearne di nuove.
Good Luck Betty Jeribi
Chiara Lurdo