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Parla Giletti dopo la chiusura: “Secondo Repubblica Dell’Utri voleva farmi tacere”

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Tiene ancora banco, dopo giorni, la decisione di La7 di sospendere il programma di Massimo Giletti, “Non è l’Arena”. In attesa di uno speciale condotto da Enrico Mentana proprio sul fatto in questione – e in programma domenica sera su La7 – Giletti è intervenuto su RTL per commentare la decisione che ha penalizzato il suo programma televisivo. Giletti ha detto che in Italia non “è facile fare un tipo di televisione”, alludendo alle pressioni che in queste ultime settimane aveva avuto sulle sue inchieste dedicate alla mafia e alla politica. 

“Vorrei dire tante cose, e verrà il giorno in cui potrò dirle. In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori. Ho un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni, e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio. Devo dire grazie alle centinaia di persone che continuano a mandarmi messaggi di sostegno, non per me ma per tutto il gruppo di lavoro”, ha detto Giletti. 

Il conduttore, poi, si è spinto oltre. “Ho disturbato chi sta nei palazzi, ma ho avuto il coraggio di farlo. Quando c’è una situazione delicata abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette. Io l’ho fatto, il resto sono chiacchiere”.

Giletti, poi, ha commentato anche la rivelazione di Repubblica che anticipava delle intercettazioni di Marcello Dell’Utri impegnato (mediaticamente) a contrastare le inchieste di Giletti sulle vicende mafiose che lo riguardavano. “Ci sono delle intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice che va chiuso Giletti. L’ho letto su la Repubblica, Marcello Dell’Utri. Sono intercettazioni che fanno capire quanto quel lavoro era importante. Ma noi non molliamo e continueremo a farlo. Lo devo alle persone che ci hanno seguito ma per rispetto dell’azienda per cui ho lavorato non posso dire altro, se non ringraziarla per ciò che mi ha fatto fare in questi ultimi anni”.

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