Pareggio in 10 del Manfredonia contro il Martina: finisce 1 a 1
Il Manfredonia Calcio, dinanzi ad un pubblico delle grandi occasioni, con la tifoseria della Gradinata Est ad esibire ad inizio gara, una bellissima coreografia tinte bianco celesti, conquista soltanto un pareggio che significa aver chiuso il girone di andata a quota 13 punti in classifica, quindi in piena zona playout ed a meno sette dalla salvezza diretta se il campionato fosse ipoteticamente finito oggi.
Un pareggio, a consuntivo, che va stretto al Martina, padrone indiscusso del campo per la quasi totalità della della partita, come evidenziato nella intervista di fine gara da Mr Pizzulli che in modo lapidario ha dichiarato:”Meritavamo la vittoria”.
È stata indubbiamente la miglior squadra che si è esibita quest’anno al Miramare, con grande proprietà di palleggio e fraseggio nello stretto, sempre primi sulle seconde palle e con una imbarazzante semplicità di attaccare la profondità, nonostante le fatiche settimanali della gara di coppa ad Enna.
Giocare contro il Martina in queste condizioni, credo non sia semplice per nessuno ed oggi mancava il loro temibile attaccante e miglior marcatore, tale Giuseppe La Monica, oggi egregiamente sostituto da Sante Russo, unico terminale offensivo che oltre ad essere andato in goal ha dato non ben pochi grattacapi alla retroguardia sipontina.
Azione da manuale il goal del provvisorio vantaggio del Manfredonia al 26′ p.t, con un lungo lancio di Carbonaro per De Luca che fa da sponda al capitano Giacobbe che insacca al volo. Passano solo due minuti ed il Martina pareggia con Sante Russo, pronto a mettere in rete un pallone respinto da Antonino.
Il Martina ci prova con tre conclusioni, al 37’con Piarulli, poi al 45′ con Resouf ed infine con al 47′ ancora con Sante Russo.
La seconda frazione di gioco vede costantemente un Martina arrembante alla ricerca della vittoria, soprattutto dopo la espulsione al 16′ di Gianfreda, con Mr Cinque obbligato a ridisegnare l’assetto tattico della squadra, per cercare di contenere gli affondi del Martina e possibilmente colpirlo di rimessa. Nel finale, sono due gli interventi miracolosi di Antonino che salvano il Manfredonia dalla sconfitta.
Vi sono alcune riflessioni che si ritiene utile evidenziare in chiave futura. All’estroso e funambolo esterno d’attacco Luigi Calemme, l’unico con Alessio Porzio in grado di saltare l’uomo e creare la superiorità numerica in attacco, non è congeniale il ruolo di quinto di centrocampo schierato a destra.
Sono partiti due attaccanti, quindi, Tedesco e Scaringella e si dice che potrebbe partire anche Bubas, considerati evidentemente poco prolifici, ed al loro posto sono arrivati Gaetani e Caputo, entrambi due seconde punte.
Impalpabile la prestazione di Gaetani, sostituito nella ripresa, seppur con l’attenuante dell’ambientamento non solo ambientale ma anche tattico (le qualità tecniche sono indiscutibili). La domanda nasce spontanea: un attaccante di peso, uno che vada spesso in goal e faccia prendere fiato allo stakanovista centrale Carbonaro, potrebbe essere utile alla causa o si pensa di poterne fare a meno? I dati statistici sono eloquenti. Alla ripresa ci sarà il Francavilla Fontana battuto oggi dall’Ugento e poi il Fasano, vittorioso contro il Nardò in trasferta.
Non si facciamo calcoli teorici probabilistici ed equazioni improbabili: 17X3=51 punti disponibili. Non si giochi sperando sul possibile abbassamento della quota salvezza. L’anno scorso il girone di andata è stato chiuso a quota 20 ed è stato disputato un girone di ritorno sofferto, con 21 punti fatti sul campo. L’anno scorso si è battuto in casa il Martina, squadra molto più forte di quella attuale, come si è battuto all’andata ed al ritorno il Casarano ed il Nardò in casa.
Servirà disputare un girone di ritorno da media play-off sperando che nel frattempo l’organico venga ulteriormente rinforzato per il raggiungimento dell’obiettivo salvezza.
Antonio Castriotta