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“Papà sta molto male”, due bambine di San Giovanni Rotondo salvano così il loro padre. Il ringraziamento ai medici di Casa Sollievo

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Ricordo benissimo la sensazione di quella notte. Come un pugno fortissimo all’addome mentre rientravo in casa dopo aver messo fuori il bidoncino della differenziata. Poi ricordo di essere caduto a terra». Così, a 4 mesi dall’accaduto, ha inizio il racconto di Pio, 45 anni, bancario di San Giovanni Rotondo.

👨‍👧‍👧«Ho cercato di rialzarmi e di sciacquarmi la faccia con acqua fresca. Sono riuscito a coricarmi sul divano e ho chiesto aiuto alle mie figlie, Matilde e Sofia di 7 e 4 anni. Non ce la facevo a star vigile. Poi non ricordo più nulla se non la voce di Sofia e di Matilde che parlando con qualcuno al telefono dicevano: “papà è morto, aiutateci, è caduto. Prendete una ambulanza e venite, papà sta molto male”».

🆘Le piccole erano sole in casa e sono state bravissime a chiedere aiuto. La corsa in ospedale, la diagnosi di shock emorragico dell’arteria pancreatica, gli interventi di urgenza in Chirurgia Addominale e Radiologia Interventistica che si sono protratti fino al pomeriggio del giorno seguente.

👩‍⚕️👨‍⚕️Alle 17, dopo l’ultimo tentativo in sala operatoria, i medici riferiscono a sua moglie di aver fatto tutto il possibile: «adesso bisogna solo aspettare, sperare e pregare».

🧡A quattro mesi di distanza dall’accaduto, Pio è tornato in Ospedale per raccontarci la sua storia e per ringraziare tutti i reparti che si sono presi cura di lui: principalmente Chirurgia Addominale, Radiologia Interventistica, Rianimazione 1, Pronto Soccorso e Radiologia. “Sono uomini e donne che porterò sempre nel mio cuore”.

🤗Il ritorno a casa dopo le dimissioni? «Mi sono nascosto dietro la tenda in cucina e quando le mie figlie cercavano di chiamarmi al telefonino, credendomi ancora in ospedale, sono spuntato fuori. Erano incredule. Ci siamo abbracciati e abbiamo pianto un po’ tutti. Da quel giorno è iniziata nuovamente la mia vita. E in parte lo devo anche a loro, le mie due bambine, le prime ad attivarsi per aiutarmi».

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