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Manfredonia, mistero e silenzio sulla gestione dei bagni e servizi dell’area mercatale Scaloria

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Manfredonia, mistero e silenzio sulla gestione dei bagni e servizi dell’area mercatale Scaloria

Il 30 dicembre u.s. la propaganda comunale ha dato ampio risalto al riassetto del mercato settimanale di Scaloria: riduzione e redistribuzione degli spazi, spostamenti di posteggi che si trovano in adiacenza all’area archeologica e criteri di assegnazione dei posteggi che prevedono il coinvolgimento degli operatori.

In tale comunicato si nominano anche i bagni pubblici presenti in tale area che, a quel che risulta, ogni mercato settimanale risultano essere regolarmente aperti e funzionanti, così come in occasione dello svolgersi della Festa Patronale quando nella medesima area si insedia il Luna Park.

Già in occasione di tale comunicato, avevo richiesto se tale riorganizzazione avesse tenuto presente anche la gestione dei bagni pubblici, ma sono stato totalmente ignorato da tutti i solerti assessori e comunicatori dell’amministrazione comunale.

Nell’area mercatale denominata Scaloria insistono dei locali adibiti a bagni pubblici: tali locali vengono regolarmente aperti, manotenuti e poi chiusi in occasione del mercato settimanale e, straordinariamente, per i giorni in cui è insediato il Luna Park.

Negli stessi locali risultano installati anche dei distributori di alimenti e bevande collegati alla rete elettrica sicuramente di utenza pubblica che rendono certamente qualche guadagno, soprattutto in occasione dei giorni della festa patronale.

Essendo dei locali pubblici in cui, peraltro, viene espletato un servizio pubblico, il loro utilizzo deve essere sottoposto ad un titolo concessorio che ne disciplini le modalità, gli oneri ed i costi.

Ho provveduto ad inoltrare al Segretario Generale anche apposita istanza di richiesta di informazioni su tale questione, ma, a distanza di oltre un mese, non ho ricevuto il benchè minimo riscontro.

Come è possibile che un bene pubblico venga gestito senza titolo? Risulta normale la installazione di rivendite di alimenti e bevande in locali pubblici senza richiesta e conseguente autorizzazione?

Voglio pensare che tutto questo non corrisponda al vero poiché, diversamente, si dovrebbe prendere atto che qualcuno, per incomprensibili motivi, ha ritenuto opportuno di concedere l’uso di tali beni nonché il relativo sfruttamento (vedasi distributori di alimenti bevande) chiudendo un occhio (magari tutti e due ed anche le orecchie!) e facendo finta di niente.

Si andrebbero a profilare dei gravissimi profili di responsabilità e si avrebbe riscontro di una evidente situazione di illegalità che stride fortemente con i nobili intenti della nostra amministrazione.

Ma allo stato attuale questa vicenda continua ed essere avvolta da una fitta nebbia…….. di indifferenza o di omertà?

Avv. Vincenzo Di Staso – Consigliere comunale Strada Facendo

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