Manfredonia-Ischia: “La Gradinata vuole vincere”
‼️I pensieri di “uno di noi”‼️
“IL DODICESIMO GIOCATORE”
“Al Miramare si contano trecento tifosi!” –
“I mandanti delle azioni contro la società” –
“Quelli che fanno prendere le multe alla società” – quelli che-
“ostacolano la società” –
Queste, ed altre, sono
state le descrizioni date alla Gradinata Est, in questa stagione, alle quali si è risposto con fatti e azioni che caratterizzano l’operato di noi ultras: attivismo sociale, coerenza nell’agire con e per valori del movimento e la tenacia nell’aver messo sempre e comunque davanti, ad ogni dinamica politico- calcistica, LA MAGLIA.
Quest’esposto vuole essere un elogio a questo tratto caratterizzante degli
Ultras e più nello specifico della Gradinata Est che “come sole risorgiamo!”. Si intende, quindi, a fine
di una stagione ove si lotta per la salvezza rivestirci con la descrizione che meritiamo e che abbiamo
rivendicato ad ogni partita: IL DODICESIMO GIOCATORE.
Il dodicesimo giocatore siamo noi che abbiamo risposto ad ogni prova d’amore che questa stagione
ci ha richiesto. Noi che siamo stati calunniati, sminuiti e non rispettati dalla gestione societaria di
quest’anno e dai risultati stessi di una squadra che non sempre ci ha creduto quanto l’abbiamo fatto
Noi.
Noi che portiamo un canto libero a difesa dei colori, libertà che ci è stata limitata in più di
un’occasione. Noi che abbiamo esposto dissenso e sfiducia ma che alla fine ci siamo riaccolti in una
sciarpa bianco blu al Miramare, in trasferta, dentro o fuori gli stati ci siamo STATI perché il
Manfredonia calcio siamo NOI il dodicesimo giocatore in campo che non può e non potrà mai
mancare.
Questa è la descrizione che dovrebbe leggere un ultras, un tifoso, o un semplice cittadino della città
di Manfredonia con la certezza che amore, orgoglio e passione fanno rimanere compatto quel
quadrato in Gradinata Est, nient’altro.
Chi offre questa ode è un ultras, un tifoso ed ha giocato per quei colori dal 2006 al 2013 con il grande
onore di essere in prima squadre e di provare la sensazione di ascoltare quel canto libero che canta
proprio per te. L’importanza di quel sostegno, il sapere che nonostante tutto e nonostante tutti quel
quadrato crede in te è insostituibile ed è impagabile. Offro queste parole non solo per me e per i miei compagni ma con la piena consapevolezza che sarebbe questa la descrizione che farebbero gli undici giocatori in campo. È con l’auspicio che qualsiasi altro cittadino, di qualsiasi fascia d’età possa
sapere che questo e tanto altro è essere un ULTRAS. È ciò che sarebbe piaciuto leggere anche a me
da giocatore e da spettatore prima di far parte attivamente di questo movimento.
Mi sarebbe
piaciuto leggere una descrizione d’amore, passione e dedizione, parole che ci allontanassero da chi
vuole dipingerci come piccoli disertori che usano parole poco opportune ma che fanno tanto
rumore.
Noi siamo il DODICESIMO GIOCATORE, siamo chi ci crede e quando qualcuno crede in te
anche l’impossibile diventa possibile.
SCIARPA E VOCE allo stadio che domenica siamo a casa e “La Gradinata VUOLE VINCERE”
GRADINATA EST MANFREDONIA