M5S: “Dopo l’iniziativa pro Energas si revochi la convenzione al Manfredonia Calcio”

Il Movimento 5 Stelle di Manfredonia esprime la sua profonda contrarietà verso l’iniziativa dell’Asd Manfredonia Calcio, che si è affiancata alla società Energas, accettando di far distribuire, a quest’ultima, panettoni natalizi agli spettatori e, soprattutto, esponendo ben dieci striscioni pubblicitari Energas all’interno dello Stadio Miramare, durante la partita contro la squadra del Nardò. Lo Stadio Miramare è di proprietà comunale, mentre l’Asd Manfredonia Calcio ne ha la gestione, ricevendo ben 120 mila euro dall’ Amministrazione Comunale. Pertanto, dal momento che:
- il Consiglio Comunale, in assemblea, si è chiaramento espresso contro l’installazione del megadeposito di Gpl Energas (60 milioni di litri)
- l’elergizione di 120 mila euro annuali per la gestione dello Stadio Miramare, ed il pagamento delle utenze e degli interventi straordinari da parte dell’Amministrazione, più che una convenzione è un vero e proprio “regalo” all’ Asd Manfredonia Calcio (ci sono almeno una decina di società sportive che sarebbero felici di ottenere una convenzione simile anche per i Palazzetti di Via Scaloria e di Via Dante)
- L’Asd Manfredonia Calcio, prima di stipulare accordi con un’azienda fortemente contrastata dall’ Amministrazione, oltrechè da larghissima parte della cittadinanza, avrebbe, quantomeno, dovuto chiedere un parere a quest’ultima circa l’opportunità di tali accordi
Il Movimento 5 Stelle chiede che la convenzione per la gestione dello Stadio Miramare venga revocata al più presto, in quanto l’Asd Manfredonia Calcio adotta una politica che va contro gli interessi della città, la cui rappresentanza amministrativa, come detto precedentemente, si è espressa contro l’installazione su menzionata.
Il sindaco Riccardi, replicando ad alcuni cittadini che, su un “social”, chiedevano, appunto, la revoca della convenzione, ha dichiarato testualmente:”Basta un provvedimento della Giunta Comunale”. Ora, il Movimento 5 Stelle dubita fortemente che il sindaco Riccardi fosse all’oscuro di tutto, ma, augurandosi di sbagliare, invita il primo cittadino a dimostrarlo adoperandosi, come primo atto, per adottare il provvedimento da lui indicato.