Lukaku-Roma, nel contratto spunta il bonus Champions: cifra choc per il belga

La firma di Romelu Lukaku ieri ha chiuso il cerchio di una rincorsa che ha entusiasmato il popolo giallorosso. Il belga ha raggiunto l’intesa per un contratto annuale ricco di clausole e bonus. Se il centravanti ha accettato di ridurre il suo compenso base a 7 milioni netti di euro (con il costo al lordo di 9,1 milioni per il club), è altrettanto vero che ha pattuito un’articolata serie di incentivi. In totale Big Rom può arrivare a guadagnare un milione in più.
Ma perché l’attaccante maturi il massimo occorre che la squadra di Mourinho centri tutti gli obiettivi stagionali tra scudetto e coppe. Una voce importante è stata dedicata alla qualificazione in Champions League: 400 mila euro. Ci sono ovviamente, si legge su La Gazzetta dello Sport, anche gli obiettivi individuali, compresi i riconoscimenti legati a presenze e gol. Molto tempo è stato dedicato anche alla questione dei diritti d’immagine, visto che Lukaku è da anni legato a Roc Nation. Inoltre Romelu gestisce direttamente una società che si occupa dei suoi spot: sono state evitate sovrapposizioni con gli impegni commerciali della Roma.
Lukaku-Roma, la firma grazie al Decreto Crescita
Sullo sfondo ovviamente ci sono i benefici del Decreto Crescita che hanno permesso ai Friedkin di rispettare i rigidi paletti del fair play finanziario. Va precisato, infatti, che lo sconto fiscale vale anche per i bonus. In questi giorni i consulenti della società di Trigoria hanno anche approfondito il tema con l’Agenzia delle Entrate.
Il semaforo verde è stato confermato per questa stagione perché Romelu nel 2024 completerà il suo quinquennio italiano. E la norma sui cosiddetti impatriati prevede che le agevolazioni possano essere concesse dal sesto anno in poi solo se il professionista acquista un immobile in Italia o gli nasce un figlio nel nostro Paese. Ma è presto per pensare a questa prospettiva. Va ricordato che il centravanti è formalmente tesserato sino al prossimo 30 giugno. Poi, si vedrà.