Buttare il cuore oltre l’ostacolo. Nonostante tutte le note limitazioni subite negli ultimi anni dal piano regionale di riordino, che ne hanno compromesso fortemente l’operatività, l’Ospedale “San Camillo” di Manfredonia si contraddistingue con la preparazione ed i sacrifici del personale sanitario, rimarcando l’importanza di un presidio sanitario territoriale all’altezza di un bacino d’utenza molto ampio, soprattutto nei mesi estivi.
Niccolò Macchiavelli, 15enne di Firenze in vacanza a Manfredonia con la sua famiglia, qualche giorno fa si è recato in Pronto Soccorso per un malore; celermente viene diagnosticata un’appendicite da operare chirurgicamente con urgenza. Non essendoci più il reparto di Pediatria (che si occupa di pazienti fino ai 16 anni di età), protocollo vorrebbe che il ragazzo debba essere trasferito a San Giovanni Rotondo. I genitori sono molto preoccupati. Viene contattata la Dott.ssa Sandra Troiano, Primario di Anestesia e Rianimazione del “San Camillo” che, coadiuvata con brillantezza e professionalità dall’equipe delle sale operatorie, decide di procedere subito in loco con l’intervento perfettamente riuscito.
“Niccolò gode di ottima salute, è stato dimesso e proseguirà serenamente la convalescenza a casa in Toscana – dichiara la Dott.ssa Troiano a ilsipontino.net -. Mi sono commossa nell’aver ricevuto una lettera di ringraziamento scritta di pugno dalla sua famiglia, nella quale si ringrazia l’Ospedale San Camillo per l’eccellente professionalità della struttura che li ha accolti ed ‘abbracciati’ con premura ed amore. Questo presidio sanitario dev’essere un orgoglio per la città e deve essere messo nelle condizioni di poter assicurare il diritto alla salute di cittadini e dei tanti turisti, si, perchè, quest’estate sono state svolte numerose prestazioni a tante gente che ha scelto Manfredonia ed il suo hinterland per le proprie vacanze”.
Nell’equipe che ha operato il 15enne toscano, assieme alla Dott.ssa Troiano c’erano i Dott.ri D’Antini (Anestesista), Cotugno (Chirurgo) e Masi (Chirurgo) coadiuvati dal personale infermieristico della sala operatoria. “L’equipe infermieristica è davvero un’eccellenza di questo Ospedale, senza di loro noi medici non saremmo e non potremmo fare nulla – rimarca la Dott.ssa Troiano – . Ho avuto modo di lavorare anche a Pisa e, posso assicurare, che la preparazione e l’umanità dimostrate ogni giorno da questo personale non è affatto da meno, anzi. La lettera ricevuta dalla famiglia Macchiavelli, dove si sottolinea l’eccellenza e la qualità dell’accoglienza ricevuta, è una grande soddisfazione, la migliore gratificazione per noi a fronte degli enormi e continui sacrifici che facciamo. Noi personale medico ed infermieristico siamo in trincea ogni giorno per garantire, (nonostante le perduranti carenze strutturali e di personale del ‘San Camillo’, ndr), il diritto alla salute dei cittadini che si rivolgono a questo Ospedale”.
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