L’Amministrazione di Manfredonia incontra i cittadini di Borgo Mezzanone

L’Amministrazione di Manfredonia incontra i cittadini di Borgo Mezzanone
Ieri sera a Borgomezzanone, in un’ Assemblea abbiamo incontrato i cittadini.
Ogni incontro, ogni ascolto, confronto è, per un Amministrazione, occasione per fare il punto, rivedere, rinnovare un impegno, per dire quello che si è fatto, si sta facendo e si deve fare.
Ieri sera, a fine della Giornata della memoria e dell’ impegno in ricordo delle vittime di mafia, eravamo in una sala gremita per raccontare il percorso fatto con il Comune di Foggia, Prefettura e Regione, circa il PNRR, per il superamento degli insediamenti informali .
Il PNRR è per il nostro territorio una opportunità per attivare processi complessi, partecipativi affrontare questioni difficili come quella dei ghetti e dello sfruttamento.
Ci sarà bisogno l’ impegno di tutti per offrire percorsi alternativi a tanti cittadini e braccianti che si ritrovano costretti o scelgono di vivere in quei contesti, quasi sempre vittime di caporali e mafia senza scrupoli.
Tra i nomi ieri letti a Trapani nella manifestazione organizzata da Libera, c’erano anche i 16 braccianti morti nell’agosto del 2018 e ne avremo altri, finchè quei ghetti, che imprigionano le vite, ci saranno.
Ma Borgo Mezzone non è solo il ‘ ghetto’, è una periferia dove vivono diverse famiglie per troppi anni è stata lasciate a se, dove la politica è risultata latitante.
Nelle prossime settimane avremo risposta dalla Commissione Europea sul progetto PNRR che è stato modificato e sarà una tappa indispensabile di un progetto piú complesso e più a largo respiro, anche temporale; a fine della prossima settimana, si avvieranno lavori per manutenzione del verde, abbiamo colto la piena disponibilità della Provincia per altri interventi per il ripristino di strade provinciali, sarà attivato uno sportello di prossimità e poi diverse sono state le idee presentate dai giovani della borgata con il Bando ‘ Si può fare’che si trasformeranno in progetti partecipativi.
C’è tanta rabbia nei cittadini della borgata e sicuramente potevamo fermarci per ore per ascoltare storie, errori ereditati e promesse mai mantenute, ma come ieri don Ciotti ha detto. a Trapani, siamo invitati a trasformare la memoria del passato in etica del presente, fermare la deriva etica di un pezzo di mondo che abbandona l’umanità più povera e fragile”.