Attualità CapitanataSpettacolo Italia

La D’Urso lascia Mediaset? L’indiscrezione reale di Dagospia

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Secondo Dagospia e il giornalista televisivo Giuseppe Candela, Barbara D’Urso non sarà più uno dei volti principali del gruppo Mediaset. All’ex regina di Canale 5, che già quest’anno ha subito ridimensionamenti e retrocessioni, potrebbe non essere riconfermato il contratto che, ad oggi, scadrà a dicembre 2022. Se l’indiscrezione dovesse trovare riscontro nei prossimi mesi, di fatto si chiuderebbe un rapporto lavorativo e artistico importante: da Tele Milano ai tanti programmi sull’ammiraglia Mediaset. Il suo debutto è datato 1977 con “Goal” accanto a Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Soldi e Claudio Lippi proprio su TeleMilano 58 che poi, nel 1980, cambierà nome in Canale 5.

La Durso, espressione di una televisione popolare e, a volte, trash, per anni ha macinato programmi e ascolti. All’inizio del secolo ha traghettato – dopo la conduzione di Daria Bignardi – uno dei reality più famosi e discussi della tv: il Grande Fratello. Dopo quella grande stagione di monopolizzazione dei reality, la conduttrice napoletana si è aperta all’infotainment con format a metà fra l’intrattenimento e l’informazione come Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Domenica Live e Live Non è la D’Urso. 

Quest’anno, però, già qualcosa si era incrinato nel rapporto con la rete: da tre programmi, infatti, la D’Urso si è ritrovata con il solo Pomeriggio Cinque ridimensionato di qualche decina di minuti nell’incastro del palinsesto. La retrocessione ad Italia 1 con gli ascolti poco gratificanti del format La Pupa e il Secchione hanno fatto il resto. 

In molti, negli anni, hanno criticato aspramente il suo linguaggio televisivo considerato pericoloso, falso, manipolatorio. Alice Olivieri su The Vision e in “Super Tele“, edito da minimum fax, ha scritto della D’Urso: “Credo però che nel momento in cui un personaggio pubblico strutturi il suo modo di narrare mescolando alto e basso su un principio induttivo di realtà allora il rischio di poter trasformare questa formula in qualcosa di molto più pericoloso è alto. Così come i deepfake usati da Striscia la Notizia “per ridere” sono in realtà un mezzo dannoso, come qualsiasi cosa oggi che accentui la confusione tra realtà e finzione, allo stesso modo Barbara D’Urso ha costruito un universo parallelo in cui la narrazione è dominata da lei. Il problema è che sono in tantissimi a volersi calare in questo mondo fatto di “caffeucci” ma non tutti sono in grado di comprendere dove finisce la realtà e dove comincia la verità che lei ha deciso di raccontarci”

Dunque, secondo Dagospia, le strade di Mediaset e della stakanovista D’Urso potrebbero separarsi definitivamente. Il gruppo guidato da Piersilvio Berlusconi in questi ultimi mesi ha tentato di rendere più sobrio il pomeriggio di Canale5 chiedendo per l’appunto alla D’Urso di realizzare un programma meno trash e più concentrato sull’attualità. Forse, però, non è bastato. Finirà davvero questo legame identitario fra la conduttrice passionaria e la rete del biscione? Dilemma. 

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]