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Infertilità e l’impatto psicologico: come gestire le emozioni

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Infertilità ed impatto psicologico: ecco come gestire le emozioni e quali sono le strategie per affrontare le sfide emotive e gestire lo stress. 

L’infertilità è definita come la non capacità da parte dell’organismo umano di procreare e di portare avanti una gravidanza in modo naturale. Si parla di infertilità nel caso in cui si ha difficoltà ad avviare la gravidanza dopo aver tentato di concepire per un periodo di 2 anni. Sono considerate infertili anche le donne hanno aborti ricorrenti e spontanei. L’infertilità interessa circa il 10 percento delle coppie sessualmente mature in tutto il mondo e la percentuale delle coppie che richiedono il trattamento per concepire un bambino è aumentata nel corso degli ultimi anni. Le coppie che hanno problemi di infertilità e di incapacità di concepire un bambino sono maggiormente stressate e hanno un maggiore rischio di sviluppare patologie di natura psicologica rispetto alle coppie fertili. Elevati livelli di disagio di natura psicologica possono avere un impatto determinante sulle difficoltà nel concepire un bambino. 

Fattori psicologi che impattano sulla fertilità dell’uomo e della donna 

Le coppie che accusano problemi di infertilità nascondono le proprie emozioni, convinzioni ed i propri credo in quanto è opinione diffusa che la difficoltà nel concepire un figlio sia e rimanga una questione privata. Le opinioni dei familiari, degli amici e della società possono causare angoscia e stress nella coppia infertile. Per questo, le coppie che hanno difficoltà a concepire un bambino potrebbero essere portate a ridurre le interazioni sociali, in particolare con le coppie che hanno figli o con le donne in stato di gravidanza. Anche se la maggior parte delle donne infertili sia molto desiderosa di concepire un bambino cela un po’ di timore nell’affrontare una gravidanza. Si tratta di paure che sono riconducibili al parto, alla maternità stessa, alla paura di fallire come madre e al cambiamento della forma del corpo durante i nove mesi di pancione. 

Uno studio risalente al 2015 ha dimostrato che nelle coppie in cui i partner hanno instaurato un legame affettuoso, le donne sono in grado di comunicare maggiormente i propri sentimenti e sono portate a maggiori probabilità di concepire un bambino. Negli uomini l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile sono considerate le cause principali di problemi di natura psicologica, che possono portare gli uomini ad essere infertili. Le disfunzioni sessuali per gli uomini sono scatenate da disturbi di natura psicologica, da precedenti traumi e da disturbi di natura alimentare. 

Quale correlazione intercorre tra infertilità e disturbi psicologici? 

Esiste un’alta incidenza di patologie psicologiche, di stati depressivi e di ansia nei pazienti affetti da infertilità. Uno studio ha messo in evidenza che i disturbi dell’umore sono 4 volte maggiori ed i disturbi d’ansia sono tre volte più diffusi nel gruppo di pazienti che accusano problemi di infertilità. Tra i pazienti che accusano difficoltà nel concepire un bambino sono diffusi altri problemi di natura psicologica: distimia, disturbo d’ansia sociale, somatizzazione, frequenti attacchi di panico, disturbi della funzione sessuale. Disturbi alimentari come la bulimia, l’anoressia e l’obesità impattano sulla difficoltà di concepimento di un figlio. Recenti studi e ricerche ha confermato che lo squilibrio ormonale e l’assunzione di farmaci ormonali potrebbe portare a disturbi dell’umore tra i pazienti sottoposti a cure per l’infertilità. 

Quali sono le terapie che potrebbero essere di valido ausilio? 

Le coppie infertili potrebbero iniziare un percorso costituito da una serie di sedute presso uno specialista in psicoterapia: affrontare problematiche come l’ansia, lo stress e la depressione potrebbe aiutare ad incrementare le possibilità di concepimento di un figlio. Anche le tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga potrebbero aiutare a ridurre lo stress significativo nelle coppie infertili. 

In conclusione, l’infertilità rappresenta una sfida complessa che va oltre l’aspetto puramente biologico. L’impatto psicologico è profondo e può influenzare significativamente il benessere delle coppie coinvolte. Le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), come la FIVET, e gli specialisti come il Prof. Giovanni Battista La Sala, giusto per citare il più rinomato, offrono una speranza concreta a molte coppie, ma è fondamentale considerare anche l’aspetto emotivo. Un percorso di sostegno psicologico può essere di grande aiuto per affrontare le ansie, le paure e le frustrazioni legate all’infertilità. Accogliere le emozioni, sviluppare strategie di coping efficaci e costruire un solido supporto relazionale sono elementi chiave per affrontare questo percorso con maggiore serenità. Ricordare che l’infertilità non definisce una persona o una coppia, e che esistono molteplici risorse e percorsi per affrontare questa sfida.

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