Il ritorno di Giacometta: un antico ed inedito dipinto sul rapimento della Beccarini sarà acquisito al patrimonio comunale

IL RITORNO DI GIACOMETTA: UN ANTICO ED INEDITO DIPINTO SUL RAPIMENTO DELLA BECCARINI SARÀ ACQUISITO AL PATRIMONIO COMUNALE
C’è un filo invisibile che lega la cultura all’identità di un territorio. E spesso, per ricucire quel filo, servono tenacia, pazienza e uno sguardo rivolto al passato con l’intenzione di consegnarlo al futuro. Così, dopo anni di silenzio e attese, un prezioso dipinto sta per tornare a Manfredonia.
Si tratta della tela che raffigura il rapimento di una giovane clarissa sipontina, custodita nei depositi della Biblioteca “P. A. Fania” presso il Convento di San Matteo a San Marco in Lamis. Un’opera di autore ignoto, databile tra il XVIII e il XIX secolo, che racconta visivamente un momento doloroso e significativo della storia della città di Manfredonia: il saccheggio del 1620, durante il quale Giacometta Beccarini, educanda presso il convento delle Clarisse, fu rapita e condotta a Istanbul.
“Non si tratta soltanto di un’opera pittorica – dichiara l’Assessora al Welfare e Cultura, Maria Teresa Valente – ma di un frammento di storia e identità che appartiene alla nostra comunità. Riportarla a Manfredonia, valorizzarla e renderla visibile a tutti è un atto di giustizia culturale. Dopo anni di silenzio, siamo riusciti in un’impresa che molti credevano dimenticata. Ringrazio l’appassionato di storia sipontina Giacomo Telera e l’architetto Antonello D’Ardes per avermi messa sulla strada giusta quando ho avuto la delega alla cultura, raccontandomi del dipinto e dell’iter interrotto”.
A rendere possibile l’acquisizione della tela da parte del Comune è stato un complesso lavoro di recupero istituzionale e culturale. L’Assessora Valente, consapevole del rischio che questa opportunità andasse perduta, ha riattivato i contatti con frate Stefano De Luca, Rettore del Santuario di San Matteo, ottenendo la conferma della volontà di donazione fatta diversi anni fa e avviando le procedure necessarie.
Un iter seguito con grande impegno dall’ufficio cultura, che ha gestito con attenzione ogni passaggio fino alla recente deliberazione della Giunta che ha accolto ufficialmente la donazione. Il dipinto, pur classificato come bene di “modico valore”, è di straordinaria importanza per la memoria collettiva cittadina.
L’opera sarà trasferita a Manfredonia una volta conclusi gli opportuni passaggi con la Soprintendenza, che guiderà l’Amministrazione nell’acquisizione. È già previsto un intervento di restauro conservativo, finanziato con risorse comunali, affinché la tela possa essere adeguatamente preservata e resa accessibile al pubblico.
“Un gesto che dimostra come la cultura, quando è accompagnata da volontà, competenze e passione, possa davvero fare la differenza – commenta il sindaco Domenico la Marca – E come ogni ritorno, anche quello di una tela, possa rappresentare un nuovo inizio per una comunità che non dimentica la propria storia”.