Il Manfredonia surclassa l’Ischia con un secco 3 a 0

Il Manfredonia surclassa l’Ischia con un secco 3 a 0
Quinto risultato utile per il Manfredonia Calcio e tre punti fondamentali in chiave salvezza ottenuti contro l’Ischia, battuta sia all’andata che al ritorno con un passivo di cinque reti.
Atteggiamento di quelli giusti o per essere più specifici di quelli propositivi, evidenziati sin dal fischio iniziale decretato dal direttore di gara.
Questa volta, però, un dato emerge in tutta chiarezza ed è con molta probabilità la chiave del successo in una gara sempre controllata dal Manfredonia: tridente in attacco, con Calemme autentico trascinatore, liberato dal vincolo del cosiddetto “quinto” con licenza assoluta di svariare sul tutto il fronte offensivo.
Da una sua pericolosa incursione in area dalla sinistra, arriva il vantaggio al 6′ pt con Carbonaro che si incarica di battere a rete il calcio di rigore concesso proprio per fallo su Calemme.
Al 18′ è Carbonaro che tenta la sortita a rete con un diagonale velenoso. Al 22′ traversone di Calemme per la corrente Giacobbe che di testa mette il pallone di poco a lato. L’unico squillo dell’Ischia al 35′ con De Siato il cui tiro è deviato in angolo da Gianfreda.
Al 46′ Calemme segna il classico goal da antologia: mezza rovesciata al volo con il pallone spedito chirurgicamente nell’angolo. Applausi scrosciante e standing ovation del Miramare. Secondo tempo con lo stesso copione del primo tempo con il Manfredonia che gestisce il risultato, concentrato ad arginare le timide iniziative dell’Ischia che impensieriscono poco o niente la difesa sipontina, una diga insormontabile con Giampa suntuoso ed i due laterali, Gianfreda e Sepe in perfetto sincronismo.
Linea mediana attenta ed efficace a craccare ogni idea di costruzione. Una particolare menzione va obbligatoriamente rivolta ai due giovani under Metaj e Porzio.
Quantità e qualità per la goduria degli intenditori. Avevo scritto: sogno un Porzio in grande spolvero ed il ragazzo ha espresso tutto il suo talento risultando a consuntivo un’autentica spina nel fianco. Gli è mancata la gioia del goal ma l’assist per il terzo goal segnato da Caputo (ha preso gusto) nasce proprio dalla sua generosità con un assist al bacio. Tre punti fondamentali in chiave salvezza ma soprattutto spirito di sacrificio e compattezza che lasciano ben sperare.
Antonio Castriotta