Il Manfredonia imbriglia la Fidelis Andria: pareggio a reti inviolate
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Il Manfredonia imbriglia la Fidelis Andria: pareggio a reti inviolate
Sulla carta, per usare un eufemismo, era lo scontro tra Davide e Golia. Lo dicono i valori tecnici notoriamente ed innegabilmente di mercato, che pongono la Fidelis Andria tra le società al pari di Nocerina, Virtus Francavilla e Casarano tra quelle che hanno speso qualche milione di euro per allestire una rosa deputata a vincere il campionato.
Ma il calcio è bello anche per questo, la cosiddetta variabile della imprevedibilità, quella che, appunto, rende possibile ciò che complessi calcoli probabilistici, invece, renderebbero improbabile.
La Fidelis oggi avrebbe dovuto vincere a fronte del pareggio interno contro la Nocerina per accorciare in classifica e continuare a coltivare sogni di promozione nel campionato professionistico. Vi erano tutti i presupposti per farlo ma di fronte vi era “Davide” a cui è riuscito l’arduo compito di imbrigliare Golia, con una gara accorta e di grande sintonia tra i reparti.
D’altronde la gara avrebbe dovuto farla la Fidelis che invece ha giocato un primo tempo scialbo eccetto per il primo quarto d’ora ma senza impensierire più di tanto gli ospiti. Gara molto accorta e impostata naturalmente sulle ripartenze quella del Manfredonia, con due giocatori offensivi come Calemme e Porzio relegati a quinti di centrocampo con il compito più di dare manforte alla difesa in fase di non possesso che attaccare la profondità, compito, quest’ultimo affidato allo stakanovista Carbonaro affiancato da Iurilli.
Difesa sontuosa con l’ex Giampa (annientato Da Silva) al centro ed i laterali Gianfreda e Sepe. Montinaro in regia con Diambo e Giacobbe a dargli manforte.
Fidelis in dieci dal 20′ st per l’espulsione di Imputato ma che ciò nonostante, amplifica le sortite in attacco spinta dal folto pubblico cercando la via del goal senza riuscirci grazie ad un ottimo e provvidenziale Sapri che compie un miracolo.
Il Manfredonia potrebbe chiudere il match nei minuti finali con un’azione di contropiede ma Caputo si attarda nello scarico del pallone. Provvidenziale e miracoloso da ultimo l’intervento di Esposito su il classico tiro a giro di Calemme.
Un pareggio importante che fa morale e lascia ben sperare in vista del prossimo impegno casalingo contro il Costa d’Amalfi e che sommato ai punti ottenuti domenica scorsa in trasferta contro il Nardò, segnano a consuntivo 4 punti ottenuti in due partite quantomeno sulla carta molto difficili.
Antonio Castriotta