“Il killer di Giulia Tramontano potrà accedere alla giustizia riparativa”

“Il killer di Giulia Tramontano potrà accedere alla giustizia riparativa”
Alessandro Impagnatiello, il killer di Giulia Tramontano, potrà accedere alla giustizia riparativa.
Lo si legge nella richiesta di giudizio immediato della procura di Milano per il barista di 30 anni in carcere per l’omicidio di Giulia Tramontano e riportata oggi da Il Giornale.
La giovane vittima, 29 anni, incinta al settimo mese, sarebbe stata uccisa per “futili motivi, con crudeltà e con premeditazione”, tre aggravanti già contestate insieme alla stabile convivenza. L’avrebbe sorpresa da dietro, sferrandole 37 coltellate al viso e al dorso. Nove fendenti sono stati inferti “mentre era ancora viva”.
OMICIDIO GIULIA TRAMONTANO, COSA E’ LA GIUSTIZIA RIPARATIVA
La giustizia riparativa è una forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, basata sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro con l’aiuto di un terzo imparziale chiamato “mediatore”.
Con la restorative justice non si cerca di ottenere la punizione dell’autore del reato ma piuttosto di risanare quel legame con la società spezzato dal fatto criminoso.
Si instaura così un contatto diretto tra offeso e offensore, il quale permette al primo di esprimere i propri sentimenti ed emozioni in relazione alla lesione subita, e al secondo di responsabilizzarsi.
L’esito riparatorio può essere simbolico, e quindi consistente in dichiarazioni, scuse formali, impegni comportamentali anche pubblici o rivolti alla società, accordi relativi alla frequentazione di persone o luoghi, oppure materiale, come il risarcimento del danno, le restituzioni, l’adoperarsi per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato o evitare che lo stesso sia portato a conseguenze ulteriori (art. 56).