Gli addobbi religiosi del giovanissimo sipontino Daniele Usato
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Gli addobbi religiosi del giovanissimo sipontino Daniele Usato
La città di Manfredonia, non è un mistero, credo possa vantare la presenza di tanti talenti, soprattutto in campo artistico che operano nel silenzio ma che di fatto producono delle realizzazioni che emozionano.
Se poi tali realizzazioni si prefiggono di perpetuare tradizioni religiose che, malgrado l’impegno di pochi, rischiano di andar perdute, allora esse assumono rilievo di tutto rispetto per la comunità sipontina e non solo.
Merita particolare menzione il giovanissimo Daniele Usato, diciannovenne sipontino, diplomato con il massimo dei voti con lode al liceo artistico locale e con una grandissima passione, sin da piccolo, per gli addobbi religiosi e per le tradizioni religiose non solo di Manfredonia ma del territorio.
In tutti questi anni, Daniele, oltre ad aver fattivamente collaborato negli addobbi dei quadri religiosi prima della consuete processioni, ha fatto qualcosa di molto mistico legato all’antica tradizione sipontina: quella di allestire un addobbo dei santi più importanti e della Madonna di Siponto, all’interno della propria abitazione.
Una realizzazione dall’alto valore artistico ma soprattutto religioso, un messaggio eloquente sulla necessità di perpetuare quelle tradizioni religiose che tanto arricchiscono lo spirito umano, proiettandolo verso il metafisico.
Daniele è un appassionato collezionista di statue sacre, corone ed immaginette di coloro che sono stati santificati. Realizzati, l’addobbo della Madonna del Carmine di Manfredonia e quello della Madonna di San Severo.
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Quanto alla Madonna del Carmine, il giovane artista ha realizzato fedelmente il quadro ritratto con la cornice con stampa in 3D.
Appassionato di tutte le feste religiose della provincia di Foggia, il prossimo appuntamento è quello della festa patronale, allorquando, oltre a realizzare il quadro della Madonna di Siponto com cornice ed addobbo, verranno posizionati accanto la staua di San Lorenzo Maiorano e Don Filippo Neri, come accadeva tradizionalmente nelle feste patronali di oltre un cinquantennio fa’.”
Il mio obiettivo è quello di ripristinare un’antica tradizione caduta in desuetudine, con la Madonna ed i due santi accanto, addobbati con drappi di stoffa color rosso e fiori, affinché le tradizioni ritornino in auge”.
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Chissà se una mente eccelsa e propositiva come quella di Daniele possa trovare ingresso e quindi collaborare nel prossimo comitato feste patronali di Manfredonia. Sarebbe il giusto tributo ad un giovanissimo e raro talento artistico locale con una grande passione per il sacro, il che è già di per sé encomiabile soprattutto in un momento storico nel quale il nichilismo ed il relativismo recitano una parte preponderante. Chapeau Daniele.
Antonio Castriotta