Giorgia Meloni è pronta. “l’avversario è il PD”. Poi l’avviso alla destra: “Chi vince governa”.

I sondaggi elettorali guardano tutti a lei: a Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d’Italia, il partito più quotato a vincere le elezioni politiche di settembre 2022. La legge elettorale, però, premia con molta decisione le coalizioni; quindi, il risultato di Meloni sarà importantissimo, ma non decisivo. A due mesi dal voto, che si svolgerà il 25 settembre dopo la caduta del Governo guidato da Mario Draghi, la formazione a destra di Meloni è quotata quasi al 24% dei consensi. Meloni, unica leader ad essere fuori dal governo di unità nazionale, in questi mesi ha superato il PD di Enrico Letta, a stretta distanza di qualche decimale, e – in maniera maggiore – sia il M5S di Giuseppe Conte che la Lega di Matteo Salvini.
Il centro-destra, dunque, questa volta dovrebbe essere a trazione meloniana. Le cose, però, non sono così semplici. Sia Salvini che Berlusconi non amerebbero vedere Meloni premier. Per Berlusconi, secondo alcuni virgolettati indiscreti comparsi in questi giorni sui giornali, Meloni è cresciuta nel corso degli anni, ma per il leader di Forza Italia rimane sempre il ministro di un suo governo, non la leader del centro-destra. Per questo, e per ragionare di regole e patti, Meloni ha chiesto la riunione della coalizione di cdx. La prima richiesta è stata insolita: Meloni non vuole ville o residenze estive, ma una cornice istituzionale per incontrare gli altri due alleati. Vorrebbe, poi, assicurazioni su una regola che da sempre ha guidato la buona convivenza nell’alveo della destra: chi ottiene un voto in più dell’alleato, va al governo da primo ministro.
La Meloni, che da tempo chiedeva le urne, è soddisfatta della caduta di Draghi ed è pronta per una campagna elettorale accesissima. Oggi, in un lungo dialogo con Massimo Giannini sulla Stampa, Meloni ha raccontato la sua idea di Paese. Centrale, innanzitutto, l’identità del suo centro-destra. “A differenza della sinistra non ci dobbiamo inventare un’identità. Le nostre proposte si conoscono, si tratta di ribadirle”.
Meloni si proporrà come una figura all’altezza del momento difficile per il Paese. E, anche se giornali blasonati come il New York Times la dipingono come un pericolo per la democrazia e per l’Italia, la Meloni è sicura del suo profilo e attacca la sinistra: “Si stanno muovendo una serie di think tank della sinistra italiana che vanno in giro per dire che se vince la Meloni l’Italia viene risucchiata da un buco nero. Una strategia irresponsabile. Come si è dimostrato con la posizione di FDI sull’Ucraina non c’è nulla da temere. Questo gioco ha lo scopo di far perdere il centrodestra e far governare la sinistra sulle macerie”.
La preoccupazione più grande di Meloni, però, è compattare il centrodestra e battere il suo avversario principale: il PD di Enrico Letta che è vicinissimo – nei sondaggi – a FDI. “Confido che si mettano da parte i tatticismi. Noi dobbiamo fare quello che la sinistra sa fare: compattarsi per battere l’avversario. L’avversario è il PD e spero che gli altri mi diano una mano a batterlo”.