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Gatta: “Sul San Camillo di Manfredonia solo spot, la verità è altra”

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Gatta: “Sul San Camillo di Manfredonia solo spot, la verità è altra”

Leggendo l’ultimo “comunicato- spot” sul presidio ospedaliero “San Camillo de Lellis” di Manfredonia, pubblicato recentemente da una testata locale, sembrerebbe di trovarci di fronte ad una eccellenza, una prova tangibile dell’efficienza regionale e dei suoi organi nel governare le dinamiche della sanità.
La Verità, invece, è ben altra!


La situazione del reparto di cardiologia è piuttosto critica, giacché si sta verificando un turnover di medici che, di fatto, non migliora la qualità del reparto, anzi rischia di comprometterla. Se due cardiologi nuovi arrivati devono coprire turni anche a Cerignola, il rischio è che il reparto di Manfredonia resti comunque sotto organico e con meno possibilità di sviluppo specialistico, con conseguente demotivazione dei medici che hanno scelto di lavorare al “San Camillo”.


Anche altri gravi problemi dell’ospedale sipontino restano irrisolti e vanno ricordati a chi dipinge scenari rassicuranti e si autocelebra con comunicati che, per la loro sfrontatezza, hanno il sapore della provocazione. La carenza di personale è ai limiti della sostenibilità, e si è ancora in attesa di conoscere la sorte dell’area chirurgica. La mancanza di chirurghi e ortopedici impedisce, infatti, da oltre due anni di eseguire interventi in urgenza, costringendo i pazienti a essere trasferiti altrove. Le strumentazioni sono obsolete, spesso soggette a guasti (vedasi, tra le varie, quella per la tac) e, nonostante le numerose richieste, non vengono sostituite.


Altra criticità è data dalla situazione del servizio trasfusionale, con la carenza di personale tecnico di laboratorio che ha determinato grosse disfunzioni nell’efficienza del servizio di erogazione delle sacche di sangue, che rientra nella sfera dell’emergenza per un centro ospedaliero.


Velo pietoso si stenda sulle liste di attesa, laddove per visite specialistiche ed esami diagnostici, necessari per fronteggiare tempestivamente gravi patologie, bisogna aspettare anni. Ed è meglio fermarsi qui, perché la lista delle deficienze sarebbe ancora lunghissima.


È necessario che la ASL e la Regione facciano chiarezza e dicano cosa intendono fare per evitare il progressivo e sistematico depotenziamento dell’ospedale.


Chi diffonde notizie che parlano di un ospedale efficiente, o comunque in ripresa, mente, sapendo di mentire. Così facendo, ignorando le criticità o edulcorandole, diventa sempre più concreto il rischio che la sanità, quella che dovrebbe essere un diritto, diventi un lusso per pochi e un calvario per tutti gli altri.

Lo scrive il deputato Giandiego Gatta

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