I portavoce della Capitanata del Movimento 5 Stelle hanno inviato, due giorni fa, immediatamente dopo l’ultimo omicidio compiuto a Foggia, una nota alle Ministre Marta Cartabia e Luciana Lamorgese, chiedendo un incontro urgente riguardo la grave situazione legata alla criminalità in cui versa da troppo tempo il territorio foggiano.
“Alla luce dell’ennesimo episodio di sangue che si è verificato solo pochi giorni fa, in una zona molto popolosa della città di Foggia, e della sfrontatezza sempre più accertata dei criminali riteniamo ormai indifferibile un incontro con le ministre. La nostra provincia vive da anni in una situazione di terrore, causata dall’attacco che mafie feroci, spietate e violentissime stanno portando al tessuto economico e sociale. Mafie ormai tristemente note anche a livello mondiale”. Dichiarano l’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, l’europarlamentare Mario Furore, i deputati Carla Giuliano e Giorgio Lovecchio, i senatori Gisella Naturale e Marco Pellegrini.
E, ancora, si legge nella lettera: “Lo Stato, in tutte le sue articolazioni, specie dopo l’eccidio dell’agosto 2017, sta cercando di opporsi a questa vera e propria guerra ma, purtroppo, non si riesce in poco tempo a recuperare il tempo perso in precedenza e a rimediare a errori strategici, come quello che portò alla chiusura del Tribunale di Lucera e alla chiusura di tutte le sedi distaccate esistenti nei due circondari di Foggia e Lucera. Chiusure, queste, che hanno creato un collo di bottiglia nell’amministrazione della giustizia che rendono molto più difficoltoso perseguire quei reati che destano grande allarme e preoccupazione nella cittadinanza. Una provincia flagellata da compagini mafiose il cui contrasto dovrebbe, anzi deve, costituire una vera e propria ‘emergenza nazionale’, non può essere presidiata da un solo Tribunale. Una provincia con questi problemi, con una estensione territoriale enorme (la terza in Italia), con una orografia particolare, con un numero consistente di abitanti, con un numero abnorme di cause civili e penali, una provincia di questo tipo non può non essere dotata di sezioni distaccate di Corte d’Appello, DDA e Tribunale per i minorenni. Tale allarme non è lanciato solo dai sottoscritti e dalla società civile ma anche dall’avvocatura e dalla magistratura, ai suoi livelli più alti”.
“Questa situazione – hanno spiegato gli eletti in Capitanata del Movimento 5 Stelle – risulta ancor più incomprensibile ai cittadini foggiani se si guarda ai territori delle vicine regioni di Molise e Abruzzo che, nonostante abbiano un rischio criminalità infinitamente minore del nostro, hanno presidi giudiziari ubicati a poche decine di chilometri gli uni dagli altri, servendo bacini di popolazione indubbiamente piccoli. Ciononostante, magistrati e forze dell’ordine stanno operando senza sosta e con grande professionalità per contrastare l’aggressione criminale in atto. A nostro parere le forze dell’ordine sono insufficienti a fronteggiare un attacco di tale portata, in un contesto ambientale estremamente difficile e ne auspichiamo il potenziamento. Nei mesi scorsi abbiamo chiesto, l’elevazione di Commissariati di San Severo e Cerignola a strutture di primo livello, visto che operano in contesti flagellati dalla presenza di compagni criminali di particolare violenza e pericolosità, ormai note al grande pubblico dopo le recenti inchieste giornalistiche. Siamo, peraltro, in attesa dell’insediamento del nuovo Prefetto che, speriamo, possa sostenere e sollecitare ulteriori urgenti interventi. Occorre prendere atto che la provincia di Foggia versa in condizioni eccezionali e, a tal proposito, chiediamo che vengano assunte decisioni eccezionali per contrastare efficacemente i fenomeni sopra descritti. Occorre,l’istituzione a Foggia delle sezioni distaccate di Corte d’Appello, DDA e Tribunale per i minorenni e l’istituzione di almeno un altro Tribunale nella provincia per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini”.