Emergenza idrica in Puglia: situazione allarmante nel Foggiano.

Proprio ieri, alla vigilia del Consiglio Regionale monotematico sull’emergenza idrica in Puglia, il consigliere Antonio Tutolo, capogruppo di Per la Puglia, ha ribadito il suo impegno, ricordando che “La politica deve occuparsi della prevenzione, non solo della gestione delle emergenze”.
Non è la prima volta che Tutolo, evidenzia le criticità della situazione nel Sud Italia.
Infatti, era il 22 novembre 2022, quando, dopo lunghe battaglie, riuscì a ottenere un Consiglio monotematico sullo sviluppo della Provincia di Foggia, durante il quale venne sollevato per la prima volta il problema della crisi idrica.
Dopo aver organizzato, qualche settima fa, un presidio nell’aula consiliare della Regione per attirare l’attenzione sul problema della crisi idrica in Puglia, il consigliere evidenzia che a distanza di tre anni, la situazione è peggiorata e l’acqua per l’agricoltura in Capitanata è sempre più scarsa.
Questo causa ingenti perdite nel settore agricolo, si legge sul sito del Consiglio Regionale della Puglia.
Oggi, 11 marzo 2025, il Consiglio Regionale si è riunito in una seduta monotematica per affrontare il problema dell’emergenza idrica in Puglia, con particolare attenzione alla provincia di Foggia, dove 300.000 ettari di terreni agricoli sono privi di acqua e di infrastrutture adeguate.
Come anticipato dall’Ansa, nel Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica, approvato dalla giunta regionale e portato oggi in Consiglio Regionale, si legge che “in caso di peggioramento dell’attuale riserva idrica e in caso di totale assenza di pioggia, i fabbisogni potabili potrebbero non essere completamente soddisfatti nel 2025”. La disponibilità complessiva dei sei invasi (Pertusillo, Locone, Occhito, Monte Cotugno, Conza, San Giuliano) al 28 febbraio 2025 è pari a 327,74 milioni di metri cubi d’acqua, a fronte dei 432,09 milioni di metri cubi presenti al 30 giugno 2024.
L’obiettivo – si legge – è di ottenere ulteriori finanziamenti necessari al completamento del programma di infrastrutturazione strategica nel settore idrico, pari a circa 1,3 miliardi di euro.
Come noto da tempo, la crisi idrica della diga di Occhito, causata dalla prolungata siccità del 2024 e dalla scarsa piovosità, sta mettendo a rischio l’approvvigionamento idrico per l’agricoltura, l’industria e l’uso domestico nelle aree della Capitanata servite. Si tratta di un’emergenza senza precedenti.
Come si apprende dal sito del Consorzio per la Bonifica della Capitanata che monitora costantemente la disponibilità idrica, i dati di oggi, 11 marzo 2025, registrano nell’invaso una disponibilità idrica pari a circa 54,2 milioni di metri cubi d’acqua, un drastico calo rispetto ai 139,9 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
La Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 640 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni – afferma Coldiretti.
Per evitare un ulteriore aggravamento dell’emergenza idrica, è fondamentale un’azione coordinata tra il Comune di Foggia, l’Acquedotto Pugliese, il Consorzio per la Bonifica della Capitanata e la Regione Puglia.
La collaborazione tra questi enti è indispensabile per individuare strategie efficaci e adottare misure concrete volte a contrastare il problema.