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Elodie con “Ti mangio il cuore” conquista Venezia. La ferocia (e l’amore) nel Gargano della quarta mafia

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Al Lido di Venezia questo pomeriggio grandi applausi per Elodie. È la protagonista, infatti, del film “Ti mangio il cuore”, diretto dal pugliese Pippo Mezzapesa e tratto dall’omonimo libro – pubblicato da Feltrinelli – scritto dai giornalisti di Repubblica Carlo Bonini e Giuliano Foschini

Il film, girato in Puglia e sostenuto dall’Apulia Film Commission, parla della mafia del Gargano e delle passioni, degli omicidi e dell’odio di due famiglie rivali: i Malatesta e i Camporeale. Elodie interpreta Marilena, la strafottente moglie del boss latitante dei Camporeale. Andrea, invece, interpretato da Francesco Patanè è l’erede dei Malatesta, la famiglia rivale. Fra i due si consuma una relazione e un amore che metterà disordine e alimenterà l’odio fra le due famiglie. Marilena, che Elodie interpreta con grande passionalità e sensualità, diventerà prima clandestinamente e poi ufficialmente sua moglie, rompendo tabù e schemi inflessibili della mafia garganica. Il loro amore sarà il fulcro e l’inizio di una guerra decennale fra i due clan. 

Il film, in gara nella sezione Orizzonti e in uscita in sala il 22 settembre, è stato girato anche a Manfredonia, Macchia, Ascoli Satriano, Vieste, Carpino, Cagnano Varano e Macchia. Per il regista, Pippo Mezzapesa, questo film racconta una Puglia diversa, una puglia feroce. “È una storia fatta di spietatezza e passione. Da un lato una società arcaica e feroce, dominata dalla violenza di leggi primitive che regolano antiche faide mafiose mai davvero esistite, dall’altro la forza dell’amore che sconvolge e sovverte, una scintilla che fa divampare una nuova guerra ma anche il desiderio di una vita diversa”. 

Il lavoro vuole parlare di questa criminalità, andando a rappresentare un male feroce e spietato. “La mafia garganica è efferatissima, uccide togliendo i connotati, e quindi anche il ricordo. Leggendo tra le pagine, ho scoperto la storia della prima pentita della mafia garganica. Quella del nostro film è una storia archetipa che parla di amore, vendetta e morte, ma anche di una terra di prepotente bellezza, il Gargano, straziata e insanguinata da una mafia poco conosciuta e spietata”, ha raccontato il regista. 

Per Elodie, invece, questa figura ha una sua importanza per il suo carattere e la sua forza. “Marilena mi piace, ha un carattere complesso. Lei è una donna vera. Attraverso questa esperienza ho scoperto qualcosa di me, ma anche lavorando insieme agli altri. Scopri le tue difficoltà, ma anche il modo di superarle e le fragilità”, ha raccontato la cantante.

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