Qualche giorno fa a Serracapriola un agricoltore è rimasto schiacciato dal proprio trattore sul Gargano dopo la disavventura scrive un post sui social:
«Scrivo questo post perché mi sento un miracolato, sono tornato a casa sano e salvo, solo con qualche abrasione e dolori vari, ma niente di rotto. Dio c’è e io ne sono la prova vivente; l’ho pregato e lui mi ha sentito. Ho passato 3 ore incastrato tra albero e rimorchio a pregare e a chiedere aiuto, nell’attesa che qualcuno mi trovasse e liberasse, è stato terribile, pensavo di morire e non poter riabbracciare i miei bambini e mia moglie. È stata proprio lei con la sua caparbietà e l’aiuto di mio cognato Mauro e mio nipote Giancarlo a liberarmi.
Ringrazio loro, i soccorritori del 118, i soccorritori dell’elisoccorso, i medici e gli infermieri del pronto soccorso di Foggia (non San Giovanni Rotondo, come era stato riferito in prinicipio, ndr) per le dovute cure e tutti voi parenti, amici, compaesani per l’affetto dimostratomi a me e la mia famiglia. Ps: È solo grazie a Dio se posso raccontarlo».