“Consiglio Comunale convocato nel Venerdì Santo: una scelta inopportuna e irrispettosa”

Consiglio Comunale convocato nel Venerdì Santo: una scelta inopportuna e irrispettosa
Città Protagonista esprime forte disappunto per la scelta dell’Amministrazione Comunale di convocare una seduta del Consiglio Comunale nella giornata del Venerdì Santo, un momento sacro per la comunità cristiana, vissuto da molti cittadini nella riflessione, nel raccoglimento e nella preghiera.
Pur riconoscendo l’importanza del confronto democratico e istituzionale, riteniamo che tale convocazione, in assenza di emergenze gravi, conclamate e indifferibili, rappresenti una mancanza di sensibilità e rispetto nei confronti di chi vive questi giorni con profondo significato spirituale e religioso.
La politica ha il dovere di tenere conto non solo delle scadenze amministrative, ma anche delle radici culturali e valoriali della comunità che rappresenta. Non è una questione di appartenenza religiosa, ma di rispetto verso tradizioni che costituiscono l’identità collettiva del nostro territorio.
Città Protagonista auspica che simili scelte non si ripetano in futuro e invita l’Amministrazione a garantire che le istituzioni restino in sintonia con il sentire comune della nostra cittadinanza.
La convocazione del Consiglio Comunale proprio nel giorno del Venerdì Santo non è soltanto una svista istituzionale: è il simbolo plastico di un’Amministrazione sorda, chiusa, lontana dalle sensibilità della nostra gente.
Stiamo parlando di una delle giornate più solenni e sentite dalla nostra comunità, non solo per chi professa la fede cristiana, ma anche per chi riconosce il valore storico, culturale e sociale di questo momento di raccoglimento. Convocare un Consiglio Comunale proprio in questo giorno, senza alcuna urgenza oggettiva, è uno schiaffo alla città e un gesto che rivela un approccio arrogante e superficiale.
Sono mesi che denunciamo un atteggiamento sempre più autoritario da parte di questa Amministrazione, che opera in solitaria, escludendo ogni forma di confronto reale. Una classe dirigente che si mostra cieca di fronte ai problemi veri della città e totalmente impermeabile a ogni forma di proposta costruttiva.
Basti pensare al recente Consiglio Comunale, dove si è fatto ricorso alla pregiudiziale per silenziare la minoranza e impedire la discussione di temi scomodi.
Nel frattempo, i problemi della città restano sul tavolo: la sicurezza è un’emergenza, i servizi essenziali sono al collasso, il degrado avanza e il turismo viene gestito con slogan invece che con strategie. Ma loro vanno avanti come se nulla fosse, determinando tutto in solitudine.
A rendere ancor più grave questa decisione è la mole e la natura dei punti all’ordine del giorno (tredici in totale!), tra cui spiccano debiti fuori bilancio, variazioni di bilancio, opere pubbliche, espropri, mozioni politiche di dubbia rilevanza, sperperando denaro pubblico, come dimostra la recente notizia della liquidazione di un acconto a un legale per impugnare la sentenza sulla cessione dei suoli del ’71. Vale la pena ricordarlo – il Comune ha perduto in tutte le sedi di giudizio, dal TAR al Consiglio di Stato, e ora si permette pure di liquidare ulteriori somme per incarichi a legali esterni, senza assumersi la minima responsabilità politica di tali scelte.
Una decisione pesante per le casse comunali, assunta ancora una volta senza confronto, senza trasparenza e senza rispetto per la volontà del Consiglio e della cittadinanza.
Per questi motivi, invitiamo pubblicamente il Presidente del Consiglio e il Sindaco a un atto di buon senso istituzionale, posticipando la seduta consiliare ad una data più opportuna, che rispetti le sensibilità religiose e culturali della nostra comunità e che consenta una partecipazione più ampia, trasparente e democratica.
L’Amministrazione ha ancora tempo per rimediare a questa ennesima prova di insensibilità. Lo faccia, per una volta, ascoltando la voce della città.
Città Protagonista continuerà a vigilare, a denunciare e a proporre.
Movimento Civico
Città Protagonista