Caso Dazn, il caso diventa ‘politico’. E la Serie A valuta azioni legali

La politica, come normale che sia in campagna elettorale, ha travolto l’onda Dazn.
“La Lega Calcio e DAZN stanno sequestrando il Campionato di calcio ai tifosi paganti, a causa dei malfunzionamenti. Il campionato comincia nel peggiore dei modi. A questo punto si rende necessario l’intervento dell’Agcom”, ha scritto su Twitter il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.
“Alla fine è stata semplicemente una fesseria togliere i diritti a Sky. Peraltro colpendo una grande azienda che aveva investito in Italia e fa anche cinema, serie e cultura”, il tweet del segretario di Azione, Carlo Calenda, che posta la foto dello schermo nero e giallo su cui campeggia la scritta “qualcosa non ha funzionato”.
“In tutta Italia ci sono gravi problemi di ricezione della trasmissioni di DAZN Italia. Il Pd ha inoltrato una segnalazione urgente ad AGCOM per accertare eventuali violazione degli accordi sulla qualità del segnale raggiunti in quella sede”. Così Mauro Berruto, della Segreteria nazionale del Pd.
“Decine di migliaia di cittadini hanno pagato un servizio anticipatamente e ora subiscono un disservizio vergognoso, in quasi tutte le parti di Italia, per i problemi di ricezione di DAZN. Intervengano Agcom e Seria A”, quanto si legge sull’account ufficiale del Partito democratico, Pdnetwork.
“Migliaia di tifose e tifosi delusi da DAZN. Chiederemo le verifiche necessarie a Agcom. È un servizio a pagamento che va garantito”, il ‘cinguettio’ della capogruppo alla Camera del Pd Debora Serracchiani.
“Da abbonato a Dazn Credo che il servizio che stanno offrendo faccia schifo”, ha tuonato il segretario della Lega Matteo Salvini. Anche dall’account della Lega ci sono state proteste: “Siamo nel 2022, eppure è inaffidabile e così in ritardo che, se riesci a sentirlo, parla di cose che sono già superate da un pezzo. È Dazn ma Credo sembri il Pd”.
Nella turbolenta serata i vertici della Lega hanno avuto contatti con i manager di Dazn che si sono giustificati spiegando che la maggior parte degli spettatori ha avviato le procedure di autenticazione negli stessi minuti, da qui i problemi di connessione. Per la Lega la spiegazione non viene considerata esaustiva e valuta un’azione legale per danno di immagine.