Andrea Trotta: “Sei anni senza carri a Manfredonia, siamo sprofondati tutti”

Andrea Trotta: “Sei anni senza carri a Manfredonia, siamo sprofondati tutti”
Nel 2018 Ivan aveva 5 anni. Diego sarebbe nato 2 anni più tardi.
Nel 2018 Ivan salì, per la prima ed unica sua volta, sul Carro del nonno. Era la golden night del sabato, si piantò sopra e rimase lì da inizio a fine percorso. Prese così tanto freddo che il giorno dopo era a letto con la febbre. Però rimase lì, non c’era freddo, né fame e né sete che potessero distrarlo. L’esperienza che stava vivendo era unica, totale.
Da quella sera di febbraio sono passati 6 anni e il nulla si è divorato tutto. Anche le fantasie di veder salire Diego su un Carro.
Lui che non sa nemmeno come sia fatto, un Carro. Un paradosso per me, che sono cresciuto nei capannoni, che fare il Carro, per me, era scontato. Perché senza il Carro, per me, il Carnevale non era Carnevale.
Non lo era mai davvero. E se mancavamo un anno, in quelle tre giornate portavamo in volto il lutto di chi è costretto in panchina.
Quella faccia lì, quel lutto lì, ce lo portiamo in faccia da 6 anni. Non basterebbe un libro per spiegare perché e come siamo arrivati a tutto questo, altrettanto lungo sarebbe l’elenco dei responsabili. La caccia alle streghe non finirebbe mai.
SEI ANNI SENZA CARRI A MANFREDONIA: “FINITO IL CIRCO, TORNERA’ IL SILENZIO”
Oggi, tra proclami e polemiche, sentiremo parlare dei Carri, di che fine hanno fatto. Si sprecheranno i commenti, le accuse, le ipotesi e le menzogne. Poi, finito il circo, tornerà il silenzio. Lo stesso nel quale siamo sprofondati tutti, da 6 anni.
E rimarremo soltanto noi, ancora una volta, a portare in volto quel lutto. Quello di chi non ha più niente da immaginare. Di chi non di aspetta più nulla, se non altro vuoto. E altro vuoto ancora.