“Acquapark Ippocampo: 34 anni di divertimento minacciati dalla burocrazia”

“Acquapark Ippocampo: 34 anni di divertimento minacciati dalla burocrazia”
Manfredonia, 27 luglio 2024
In seguito all’ordinanza sindacale N° 5 del 26.07.2024 che impone la chiusura di alcuni scivoli
acquatici della nostra struttura, la direzione dell’Acquapark Ippocampo ritiene doveroso
fornire chiarimenti per dissipare ogni dubbio e rispondere alle molteplici speculazioni diffuse
sui social media.
Da oltre 30 anni, l’Acquapark Ippocampo è un punto di riferimento per famiglie e turisti nel
settore del divertimento per il territorio della provincia di Foggia, della BAT e oltre. In questi
anni di onorato servizio, sono state investite notevoli risorse, dotando questo territorio di una
struttura attrattiva che crea occupazione e assume importanza per la sua offerta turistica.
Fin dall’apertura del parco, la sicurezza è sempre stata la nostra massima priorità. È nostro
primario interesse offrire un servizio privo di rischi, preservando l’incolumità degli ospiti. A
dimostrazione di ciò, il fatto che siano stati registrati, nella nostra trentennale attività, un
numero estremamente limitato di incidenti, tutti di lieve entità e mai dovuti a carenze
strutturali o di sicurezza degli acquascivoli. È bene precisare che tutte le nostre attrazioni sono
state progettate e realizzate da aziende specializzate, seguendo scrupolosamente le normative
tecniche di settore e le indicazioni dei progetti depositati.
La sicurezza degli ospiti è sempre stata garantita attraverso procedure di manutenzione e
controllo delle strutture e degli impianti, che vengono effettuate per prassi mesi prima
dell’inizio della stagione estendendosi durante tutto il periodo di attività. Sebbene queste
procedure non siano state formalmente documentate presso gli enti preposti, possiamo
assicurare che gli scivoli hanno sempre mantenuto gli standard di sicurezza richiesti per
questo tipo di attrazioni e non sia stata rilevata nessuna condizione di pericolo imminente.
Gli scivoli Wave Ride e Vortex, realizzati più recentemente con regolari permessi di costruire
e progettazione strutturale, sono dotati di codici identificativi, così come vengono anche citati
nell’ordinanza; per questi è stata già trasmessa comunicazione di avvenuta apposizione della
targhetta. In merito agli stessi, i carabinieri dei NAS, che appena tre giorni fa hanno proceduto
a una ispezione igienico sanitaria e ad un controllo minuzioso della documentazione e delle
autorizzazioni per la conduzione della nostra attività, prendevano atto che il Comune di
Manfredonia esprimeva divieto di esercizio per gli scivoli in questione, non includendoli nella
licenza. Dunque nessun rischio legato alla sicurezza strutturale, ma solo quello attinente a
procedimenti puramente burocratici.
Ci teniamo a precisare che i suddetti scivoli hanno ricevuto due prestigiosi premi al
Parksmania Awards, evento che celebra le migliori attrazioni e i migliori parchi divertimento
a livello nazionale e internazionale. Questo riconoscimento, testimonia il nostro impegno
nell’offrire attrazioni di altissimo livello.
Per quanto riguarda gli scivoli preesistenti, questi realizzati prima dell’entrata in vigore del
Decreto del Ministero dell’Interno del 18 maggio 2007, che ha introdotto l’obbligo dei codici
identificativi, nonostante i nostri sforzi, all’epoca non fu possibile ottenere i codici nel termine
dei due anni previsti a causa di difficoltà burocratiche e incompetenze riscontrate negli uffici
preposti. Negli anni successivi, il processo è diventato sempre più complesso impedendoci
nei fatti di regolarizzare tutta la documentazione malgrado i nostri continui e innumerevoli
tentativi.
Contestiamo fermamente l’affermazione contenuta nell’ordinanza riguardo un presunto
aumento del rischio nei fine settimana dovuto alla maggiore affluenza. Questa considerazione
è tecnicamente infondata: gli scivoli possono essere utilizzati a turno solo da una o due
persone per volta, a seconda del tipo di scivolo, indipendentemente dal numero di visitatori
presenti nel parco, pertanto, una maggiore affluenza comporterebbe semplicemente tempi di
attesa più lunghi, non un aumento del rischio per gli utenti che utilizzano l’attrazione.
Contestiamo le affermazioni per cui ci sarebbe un fantomatico “pericolo che potrebbe
seriamente concretizzarsi nelle ipotesi di cedimenti strutturali degli scivoli”. L’insinuazione
di un possibile rischio di cedimenti strutturali è completamente arbitraria e priva di
fondamento, non essendo basata su alcun riscontro reale. Le nostre strutture sono state
progettate e autorizzate regolarmente, e non è stato riscontrato alcun cedimento strutturale o
segni di dissesto imminente. Tali affermazioni risultano pertanto altamente lesive per la nostra
reputazione e per l’immagine del parco che in tanti anni e con tanta fatica è stata creata.
Il tempismo di questa ordinanza, emessa all’inizio del periodo di alta stagione, quando il parco
finalmente si appresta a lavorare a pieno regime, è quantomeno sospetto. L’azione intrapresa
contro l’Acquapark appare come un ulteriore sopruso nei confronti di un territorio già
penalizzato. Invece di sostenere una delle poche realtà che donano valore e attrattività al
territorio, le istituzioni sembrano unire le forze per privare la zona di una struttura vitale. È
risaputo che la zona del villaggio Ippocampo è stata trascurata dalle istituzioni locali per
decenni, soffrendo di una cronica carenza di servizi essenziali e gravi problemi burocratici.
Solo un paio di mesi fa, queste problematiche hanno spinto l’amministratore del Condominio
Ippocampo a incatenarsi davanti al portone del municipio in segno di protesta.
In questo contesto di abbandono istituzionale, il nostro parco è diventato un faro di sviluppo
e un punto di riferimento per gli abitanti di Ippocampo e per l’intero territorio circostante.
Tuttavia, è triste constatare come ingratitudine e invidia continuino a predominare.
Esprimiamo profonda preoccupazione per le gravi ripercussioni economiche e legali che
potrebbero derivare da queste azioni. Le conseguenze rischiano di compromettere seriamente
non solo la nostra attività, ma anche l’intero territorio, privandolo di un importante polo
turistico.
Chiediamo alle istituzioni di riconsiderare la loro posizione: invece di ostacolare una delle
poche realtà di successo del territorio, invitiamo a un dialogo costruttivo che possa portare
alla rapida risoluzione delle questioni burocratiche riguardanti l’Acquapark Ippocampo, ma
anche a un piano più ampio di rilancio e sviluppo per tutto il villaggio Ippocampo.
La direzione