A Taranto l’Uno Maggio libero con Fabi, Capossela, Bersani e Brondi
Anche quest’anno, oltre il gran concertone romano, primo maggio fa rima con Taranto. È stata presentata oggi, infatti, la manifestazione che anima il primo maggio del Mezzogiorno e della Puglia intera. La decima edizione dell’Uno Maggio Libero e Pensante si preannuncia ricca di ospiti e di temi da non dimenticare. La manifestazione, organizzata da Antonio Diodato, Michele Riondino e Roy Paci, sarà condotta da Luca Barbarossa, Valentina Correani, Martina Martorano, Valentina Petrini e Andrea Rivera.
Sul palco, allestito al Parco Archeologico delle Mura Greche, arriveranno grandi artisti come Samuele Bersani, Vasco Brondi, Vinicio Capossela, Niccolò Fabi, Mezzosangue, Ron, Renzo Rubino, Nino Frassica, Willie Peyote, Tonino Carotone, Francesca Michielin, Kento, Studio Murena, Gli Omini (da X Factor 2022), La Rappresentante di Lista, Gemitaiz, Luca De Gennaro e Marlene Kuntz.
“Siamo ancora una volta qui. Taranto continua ad essere una città bellissima, una città magnifica, ma la città dell’ILVA collocata ancora non si sa bene se in Calabria o in Basilicata. Di Taranto non si vuole parlare perché chiunque tocca questo argomento si brucia. Questo evento è popolare e il più importante di Italia, come contenuti e come numeri. Quest’anno compiamo dieci anni e abbiamo maturato dei numeri che raccontano in maniera molto chiara ed evidente come siamo cresciuti. Oramai la Festa dei Lavoratori non può che essere festeggiata a Taranto, sul nostro palco”, ha dichiarato l’attore Michele Riondino, uno dei direttori artistici della manifestazione.
“Nella giornata dell’Unomaggio declineremo la libertà in tutta la sua bellezza e in tutta la tragicità della sua negazione,attraverso le testimonianze di chi è costretto a scegliere se morire in mare o in una prigione libica, se morire di fame o di cancro, attraverso chi concretamente agisce per cambiare questo modello di sviluppo per garantire un futuro al nostro pianeta. Canteremo per la libertà e vogliamo che sia un canto che trovi parole in tutti i giorni a seguire, che non si spenga con le luci del parco. Mai come quest’anno ricorreremo all’arte, perché a chi inneggia al potere o vilmente gli strizza l’occhio, rispondiamo con l’espressione più potente che inneggia alla libertà”, scrivono gli organizzatori nel Manifesto del Concerto.