Pareggio amaro del Manfredonia contro la Palmese: termina 1 a 1

Pareggio amaro del Manfredonia contro la Palmese: termina 1 a 1
Con il pareggio ottenuto dal Manfredonia contro la Palmese, si complica il cammino verso la salvezza diretta, a questo punto appesa a percentuali statistiche prossime allo zero.
Questo soprattutto alla luce dei risultati delle altre concorrenti alla salvezza tra cui l’Ugento che ha ottenuto una importantissima vittoria in trasferta contro il Fasano.
Restano da giocare due sfide delicate, quella in casa contro il Brindisi e l’ultima in trasferta contro il Martina, nelle quali, occorrerà buttare davvero il cuore oltre l’ostacolo e che ostacolo.
Concordo sulle dichiarazioni di Mr Cinque che con il Brindisi sarà una battaglia dagli epiloghi affatto scontati. Non c’è altro risultato che la vittoria quella che anche Mr Nicola Ragno esigerà dai suoi.
Ma le vittorie occorre cercarle dal primo imponendo ritmo e palleggio all’avversario di turno. Che con la Palmese non fosse gara semplice non ci erano dubbi ma perché quella dell Ugento contro il Fasano in trasferta lo era? Io più delle volte è una questione di approccio alla gara e quello del Manfredonia, purtroppo, non sempre lo è stato.
Oggi, contrariamente si è partiti con il piede giusto, passando, meravigliosamente, subito in vantaggio con De Luca. Sette minuti dopo la Palmese pareggia i conti con Santarpia complice un macroscopico errore individuale di Antonino. Il Manfredonia resta in 10 per l’espulsione di Diambo e cambia l’equilibrio tattico.
Cerca di contenere la Palmese e sorprenderla nelle ripartenze. Non è semplice giocare 80 minuti in 10 anche se il Maestro è sempre stato un convinto assertore della teoria che si gioca meglio.
La vera occasione per il vantaggio Donia capita sui piedi di Giacobbe al 30 della ripresa su corner di Calemme ma la palla è di poco a lato della porta. Sono alla fine, poche emozioni con le squadre piu a difendere il punto a testa che a cercare il colpo del KO. Giusto qualche piccolo chiarimento da conferenza stampa non dipanato in quella tenutasi a Palma. Perché non schierare dal primo minuto o comunque prima del 37 della ripresa un attaccante di ruolo tra Purirevskis o Caputo per cercare di essere più concreti in attacco?
Quella di oggi, tecnicamente, non era proprio una Palmese trascendentale, quale quella che eppure è stata battuta al Miramare per 3 a 0. Questa di oggi è stata schierata con 4 under e segnata dalle assenze di due elementi cardini della difesa quali D’Orsi e Puca ed il forte attaccante Orefice che rappresentano per valori come si dice in gergo “mezza squadra”.
Del pari, stupore ha destato il reimpiego di Antonino dopo circa un mese e mezzo di inattività in gare ufficiali. Forse Sapri non era in condizione? È allora perché non mettere Scarpato in porta ed un over in piu in mezzo al campo per sovrastare la Palmese cercando con piu propositività la vittoria? Ormai è andata ed era una semplice considerazione per dover di cronaca.
Restano due battaglie dove vi è un imperativo categorico: vincere. Condizioni sine qua non per cercare la salvezza.
Antonio Castriotta