Foggia è la seconda migliore città italiana per dormire bene la notte
Foggia è la seconda migliore città italiana per dormire bene la notte
Foggia è la seconda migliore città italiana per dormire bene la notte, con un punteggio per la qualità dell’aria di 71 su 100; il 35% della città è composto da spazi verdi e l’inquinamento acustico e luminoso è tra i più bassi in classifica (42 su 100).
In occasione della Giornata mondiale del sonno, il 15 marzo, uno studio, condotto dal servizio di psicologia online Unobravo, rivela che ben 7 italiani su 10 (72,3%) sono insoddisfatti della qualità o della durata del loro sonno. Ma quali sono le migliori e le peggiori città italiane per un sonno di qualità? E con così tante persone che faticano a riposare bene, cosa si può fare?
Una nuova ricerca condotta da Unobravo ha analizzato 30 città in tutta Italia, classificandole in base a fattori chiave come inquinamento acustico e luminoso, qualità dell’aria, connessione online e numero di bar, rivelando quali città offrono il miglior ambiente per una notte di riposo. Inoltre, Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo, condivide consigli pratici e scientificamente supportati per migliorare il proprio sonno, indipendentemente da dove si viva.
Perché un sonno di qualità è così importante per la nostra salute?
Valeria Fiorenza Perris commenta: “Il sonno è un bisogno fondamentale per il benessere fisico, mentale ed emotivo: riposare correttamente, cioè circa 7-8 ore al giorno, regola il metabolismo e aiuta il cervello ad eliminare le tossine dai tessuti neurali, elaborare informazioni e migliorare l’apprendimento, riducendo anche stress e ansia. Tuttavia, in Italia, 7 persone su 10 sono insoddisfatte della qualità o della durata del proprio sonno (72,3%).
I problemi legati al sonno possono avere un impatto molto serio: secondo i risultati del test di screening sull’insonnia sviluppato dall’Osservatorio Unobravo, il 62,4% degli italiani dichiara di subire ripercussioni nella vita quotidiana a causa di problemi legati al sonno, con gravi riduzioni dell’efficienza diurna. Le difficoltà non riguardano solo la fase di addormentamento: quasi un terzo delle persone (32,5%) ha difficoltà a mantenere un sonno costante, mentre la metà (55%) si sveglia troppo presto, il che non permette di dormire le ore necessarie a recuperare energia per la giornata. Inoltre, stress e ansia caratterizzano le notti di oltre due terzi delle persone (68,3%).”
Perugia è la migliore città italiana per dormire bene la notte, con il punteggio più alto per qualità dell’aria: 78 su 100
Le migliori città in Italia per un sonno di qualità | ||||||
Classifica | Città | Connessione online (Mbps medi) | Punteggio di inquinamento acustico e luminoso | Punteggio di qualità dell’aria | Bar ogni 100.000 abitanti | % di spazi verdi |
1 | Perugia | 98 | 38.3 | 78 | 23 | 64% |
2 | Reggio Calabria | 83 | 54 | 60 | 21 | 57% |
Foggia | 89 | 42 | 71 | 14 | 35% | |
3 | Messina | 91 | 46 | 61 | 28 | 53% |
4 | Prato | 131 | 13 | 50 | 19 | 44% |
5 | Livorno | 84 | 56 | 60 | 21 | 41% |
6 | Taranto | 87 | 63 | 63 | 14 | 40% |
7 | Reggio Emilia | 117 | 38 | 33 | 29 | 66% |
8 | Parma | 133 | 30 | 30 | 26 | 62% |
9 | Trieste | 112 | 42 | 55 | 27 | 39% |
10 | Modena | 128 | 36 | 34 | 19 | 55% |
Perugia si classifica come la migliore città per dormire, vantando il punteggio più alto per la qualità dell’aria di 78 su 100 (insieme a Rimini) e un punteggio piuttosto basso per l’inquinamento acustico e luminoso (38,3 su 100). Inoltre, il 64% della città è costituito da spazi verdi, il secondo più alto in assoluto. La sua velocità in termini di connessione online è di 98 Mbps, il che significa che i residenti potrebbero essere meno tentati di usare Internet prima di andare a letto a causa della velocità di connessione più lenta.
Reggio Calabria si classifica al secondo posto, beneficiando del 57% di spazi verdi, contribuendo a bilanciare i disturbi urbani. Il punteggio per la qualità dell’aria (60) è inferiore a quello di Perugia ma comunque buono. In particolare, ha meno caffetterie (21) rispetto ad altre città, il che potrebbe indicare un consumo giornaliero di caffeina inferiore.
Al terzo posto, Foggia vanta un punteggio per la qualità dell’aria di 71 su 100, significativamente migliore di quello di Reggio Calabria, ma inferiore a quello di Perugia. Ha un livello moderato di inquinamento acustico e luminoso (42) e un numero relativamente basso di bar (14), il che potrebbe indicare un minor consumo di caffeina, specialmente in ore tarde. Tuttavia, ha solo il 35% di spazi verdi, uno dei più bassi tra le città in prime in classifica.
Brescia è la città peggiore per dormire in Italia, con un basso livello di qualità dell’aria (21 su 100) e solo il 34% di spazi verdi in città
Le peggiori città in Italia per un sonno di qualità | ||||||
Classifica | Città | Connessione online (Mbps medi) | Punteggio di inquinamento acustico e luminoso | Punteggio di qualità dell’aria | Bar ogni 100.000 abitanti | % di spazi verdi |
1 | Brescia | 157 | 47 | 21 | 40 | 34% |
2 | Milano | 142 | 58 | 23 | 37 | 38% |
3 | Torino | 120 | 50 | 20 | 30 | 25% |
4 | Bologna | 139 | 58 | 32 | 38 | 39% |
5 | Monza | 142 | 60 | 41 | 23 | n/a |
Brescia si classifica come la peggiore in Italia per il sonno, con una scarsa qualità dell’aria (21 su 100) e solo il 34% di spazi verdi, il che potrebbe contribuire a creare un ambiente per il sonno poco sano. La velocità di Internet è la più veloce di tutte le città, a 157 Mbps, il che potrebbe significare che le persone siano più propense a usare i dispositivi prima di andare a letto.
Milano ha il punteggio più alto di inquinamento acustico e luminoso (58 su 100) tra le prime tre città peggiori. Anche la qualità dell’aria è scarsa (23 su 100) e offre solo il 38% di spazi verdi, sintomo di una costante attività urbana che probabilmente rende difficile dormire tranquillamente.
Torino si classifica al terzo posto con il livello peggiore di qualità dell’aria (20 su 100) nell’elenco. A Torino troviamo inoltre un elevato inquinamento acustico (50) e il più basso tasso di spazi verdi (25%) tra le peggiori città in classifica.
Psicologa rivela tre consigli utili su come migliorare la propria qualità del sonno
Valeria Fiorenza Perris commenta: “Con il 58% degli italiani che dichiarano di avere difficoltà ad addormentarsi, è più importante che mai essere consapevoli di come migliorare il sonno, per mantenere il proprio benessere fisico e psicologico. Ecco cinque consigli per migliorare la qualità del sonno:
- Concentrati su ciò che ti preoccupa: “Molto spesso i disturbi del sonno possono essere connessi a preoccupazioni o periodi particolarmente stressanti che ci portano di frequente a rimuginare. Individuare le cause per cui alcuni pensieri diventano frequenti ed intrusivi può essere un primo passo”.
- Poni le tue emozioni al centro: “Gestire le proprie emozioni può essere complesso in alcune fasi della vita. Sentirsi agitati, tristi o arrabbiati può incidere sul ritmo e sulla qualità del nostro sonno ed avere ripercussioni sul modo in cui affrontiamo le giornate. Ritagliarsi degli spazi per riflettere su ciò che proviamo può essere assolutamente necessario”.
- Trova la tua routine: “Individuare quali attività ci fanno sentire più sereni e realizzati può essere importante per ricaricarsi e migliorare la qualità del sonno. Ritagliarsi degli spazi in cui coltivare relazioni appaganti o svolgere attività che amiamo può avere, infatti, un impatto positivo sulla riduzione dei livelli di stress e sul nostro sonno”.