Manfredonia, contro il Gravina vietato sbagliare, occorre solo vincere e convincere
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Manfredonia, contro il Gravina vietato sbagliare, occorre solo vincere e convincere
Quella di domenica contro il Gravina, sarà la gara numero undici di andata del difficile girone ha della serie D e la sesta di Mr Panarelli sulla panchina del Manfredonia.
Per onestà intellettuale, credo che gli vada concesso, giustamente, l’esonero di responsabilità per prevedibilissima sconfitta contro la Nocerina, essendo giunto a Manfredonia solo 24 ore prima della difficile gara contro la Nocerina, con alcuna possibilità di incidere mentalmente e tatticamente sulla squadra e sovvertire un risultato, la sconfitta, che sulla carta e nelle sale di scommesse, su cui tutti o quasi avrebbero scommesso.
Da martedì 16 ottobre, Mr Panarelli ha iniziato il suo lavoro sul campo, fatto di doppie ed estenuanti sedute di allenamento, tattica, forza fisica e soprattutto mentalizzazione dell’organico, finalizzato all’acquisizione del suo credo calcistico.
A consuntivo della sua gestione tecnica ed al netto della gara contro la Nocerina, rilevano tre sconfitte, Nardò, Francavilla in Sinni e Fidelis ed un pareggio contro il Costa d’Amalfi con il Manfredonia penultimo in classifica con soli cinque punti.
Domenica nella fossa del leoni sarà di scena il quotato Gravina, una delle squadre più in forma del campionato, con cinque vittorie, un pareggio e quattro sconfitte in dieci gare, con evidenti velleità di vittoria.
Non ci sono più alibi, né scusanti di alcun tipo e per nessuno: occorre vincere e convincere. Non ci sono avversari che non possono essere battute, né partite che non possono essere vinte, questa è la bellezza del calcio: l’imprevedibilità.
Di questo il Manfredonia della scorsa stagione ne ha dato ampiamente prova, battendo in casa, squadroni, quali, Martina, Nardò e Casarano, squadre che lottavano per vincere il campionato.
E importante scendere in campo con la consapevolezza dell’importanza della vittoria, fondamentale per svoltare il trend negativo ma soprattutto per dare un imprinting mentale ai giocatori diverso.
Questo è il Manfredonia Calcio, il terreno di gioco è la mitica “Fossa dei Leoni”, ergo, domani serviranno undici Leoni affamati di vittoria, quella che dipanerebbe le nubi che sono addensate da tempo nel cielo bianco celeste.
Ci vorrà, oltre all’impegno spartano del calciatori il grande sostegno del pubblico delle grandi occasioni del Miramare, dodicesimo uomo in campo, spesso determinante fattore trainante della squadra verso vittorie insperate.
VINCERE E CONVINCERE.
Antonio Castriotta